“L’azienda ci ha assicurato che nessuno stabilimento sarà chiuso e nessun licenziamento sarà effettuato nel prossimo anno, mentre proseguirà il confronto con le forze sociali e sindacali e coi rappresentanti degli enti locali affinché sia davvero presentato un piano che rispetti la prescrizione della golden power”. A dirlo è stato il Ministro alle Imprese e al Made in Italy, Adolfo Urso, in merito alla vertenza Beko. Una dichiarazione che lascia trasparire un barlume di speranza per i 300 lavoratori del sito senese, attualmente impiegati in uno stabilimento che l’azienda ha intensione di chiudere a fine 2025. In attesa del 10 dicembre, data del prossimo incontro tra tutte le parti coinvolte, i sindacati hanno atteso le parole del Ministro tra speranza e perplessità.
“La golden power era stata presentata come lo strumento che impediva i licenziamenti – ha detto Daniela Miniero, Fiom Cgil di Siena – Oggi invece viene detto che semplicemente serve ad allungare i tempi. O il Ministro Urso mente quando dice che la golden power impedirà i licenziamenti oppure Beko ha disatteso i dettami della golden power e allora mi aspetto una sanzione”. Massimo Martini, Uilm Siena: “La nostra preoccupazione è dopo il 2025. Intanto il prossimo anno il lavoro sarà ridotto per i bassi volumi e quindi gli stipendi saranno ridotti. Poi noi vogliamo sapere che succederà dal 2026, questo ci deve dire Urso”. Giuseppe Cesarano, Fim Cisl Siena: “Urso era presenta quando ci hanno detto che avrebbero chiuso due stabilimenti. Se adesso il Governo applica la golden power e riesce a far cambiare visione a Beko siamo tutti contenti. La fermezza con cui si sta esperimento il Ministro ci fa sperare”
Intanto domani allo stabilimento di Beko arriverà la parlamentare del Partito Democratico Laura Boldrini per incontrare i lavoratori. Sabato si terrà la fiaccolata in Piazza del Campo, mentre lunedì ci sarà Elly Schlein allo stabilimento in viale Toselli.