Nel tavolo di confronto con Beko, l’azienda “ci ha assicurato che nessuno stabilimento sarà chiuso e nessun licenziamento sarà effettuato nel prossimo anno, mentre proseguirà il confronto con le forze sociali e sindacali e coi rappresentanti degli enti locali affinché sia davvero presentato un piano che rispetti la prescrizione della golden power”.
Lo ha detto il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso al question time. Urso ha sottolineato che “solo all’esito di questo confronto che è in atto, anche sulla base del piano e degli investimenti e del giudizio che esprimeranno i sindacati, valuteremo insieme se sarà necessario esercitare i poteri previsti dalla golden power, incluso eventualmente in estrema ratio quello sanzionatorio con provvedimento del consiglio dei ministri”.
Ma questo, ha ribadito, avverrà “solo al termine del confronto in cui ci presenteranno il loro piano di sviluppo oltre il 2025 in cui hanno assicurato che in Italia l’occupazione resterà inalterata”. Il ministro ha ricordato che nella riunione in cui Beko presentò il proprio piano industriale “abbiamo subito detto davanti ai sindacati che il piano era inaccettabile e lo abbiamo respinto al mittente perché non rispettava le indicazioni prescritte nella Golden Power che abbiamo esercitato subito, appena avuto notizia dell’operazione che Beko intendeva intraprendere”. Secondo Urso, quindi, “il semplice esercizio della golden power ci ha permesso di evitare quanto già accaduto in altri siti europei dove è stata annunciata la chiusura di 2 stabilimenti in Polonia con 1800 licenziati e di uno in Gran Bretagna con 300 licenziamenti. Da noi non è avvenuto perche abbiamo posto in maniera tempestiva e consapevole la golden power e questo ci ha già permesso di instaurare un tavolo di confronto” .