Sarà effettuata nei prossimi giorni l’autopsia sul corpo della ventenne rumena di Abbadia San Salvatore, che la notte di Pasquetta è stata ritrovata senza vita dai carabinieri della locale tenenza in un capanno vicino alla Cassia, sotto il monte Amiata. Una morte, sopraggiunta tramite impiccagione, che non quadra affatto alla Procura di Siena, la quale indaga ipotizzando contro ignoti il reato di istigazione e ha chiesto l’estumulazione della salma per verificare se dietro il gesto estremo ci possa essere stata una violenza o responsabilità di terzi.
La giovane, che aveva partecipato a una grigliata con degli amici – ovviamente non autorizzata per via delle attuali restrizioni – dopo aver ricevuto una telefonata che l’aveva particolarmente scossa, è stata vista di notte da alcuni testimoni dirigersi a piedi verso il luogo dove si sarebbe poi tolta la vita.
Nel frattempo, la pm Sara Faina che coordina le indagini, ha ascoltato varie persone, tra cui la madre e gli amici, per ricostruire la vita e i rapporti della giovane negli ultimi tempi, alla luce di alcune chat social sospette dove, secondo fonti investigative, emergerebbero elementi utili a districare la delicata situazione. Si parla di una burrascosa relazione con un ragazzo, che la vittima non vedeva da prima dell’entrata in vigore delle restrizioni anti coronavirus.
C.C