Regione Toscana, la commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), ha ascoltato questa mattina il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (AOUS) Antonio Davide Barretta, in merito alle modifiche dello Statuto dell’Azienda stessa.
Barretta ha evidenziato come la modifica principale riguardi l’assetto organizzativo dell’azienda e in particolare gli articoli 28 e 44 dello statuto. “In entrambi gli articoli – ha affermato il direttore dell’AOUS – noi sostituiamo l’organizzazione per dipartimento con quella per aree, che consente un utilizzo molto più razionale del personale del comparto, degli infermieri e dei tecnici di laboratorio e di radiologia, e consente anche di valorizzarlo. Abbiamo in mente infatti, a seguito di percorsi formativi ad hoc, di impiegare il personale in contesti organizzativi più ampi, seppure all’interno di aree omogenee”. Barretta ha ricordato come i tecnici di radiologia siano le figure professionali più numerose all’interno del comparto: “A Siena ci sono circa un migliaio di infermieri, 500 Oss e poi a seguire poco più di un centinaio di tecnici di laboratorio e di radiologia”.
Una seconda modifica riguarda l’articolo 18, che disciplina l’Ufficio di direzione, di cui al momento fanno parte i direttori di dipartimento aziendale, ma che, ha evidenziato Barretta, “sarà allargato, coerentemente con quello che è il dettato della legge 40, anche alle figure dei responsabili di area interdipartimentale, estremamente importanti e rilevanti per recuperare un agire trasversale all’interno della nostra organizzazione”.
A questo proposito Barretta ha ricordato come recentemente sia stata istituita l’area interdipartimentale della diagnostica per immagini al fine di aggredire in maniera più efficace le liste di attesa. “Grazie anche a questa soluzione organizzativa – ha detto – siamo riusciti a efficientare alcuni slot, a utilizzare meglio le attrezzature sanitarie e a recuperare degli spazi che non erano utilizzati. Abbiamo così aumentato di circa 10mila le prestazioni di diagnostica per immagini nel 2022 rispetto al 2021”.
Una terza modifica riguarda il Comitato di Partecipazione che, ha sottolineato Barretta “è disciplinato dalla legge 40 ma non trova patria all’interno del nostro statuto. Ci è dunque sembrato un segnale importante dedicargli un articolo ad hoc al fine di condividere con i pazienti e col volontariato il governo dell’azienda o di renderli partecipi di alcune scelte particolarmente rilevanti”.
Con l’ultima, infine, si disciplinano, oltre ai centri di sperimentazione clinica, anche i centri di ricerca, in modo tale da poter istituzionalizzare esperienze di collaborazione fra l’ambito dell’ingegneria e quello della medicina, che di fatto già esistono in azienda e che hanno portato allo sviluppo di tecnologie cosiddette “indossabili”, come il progetto per il sesto dito, oppure le cavigliere per i pazienti affetti dal morbo di Parkinson.
Rispondendo alle sollecitazioni dei consiglieri, Barretta ha sottolineato come le modifiche presentate siano state oggetto di un confronto approfondito all’intero dell’azienda, e ha ricordato i passaggi ufficiali al tavolo sindacale, sia del comparto che della dirigenza, il confronto con l’Ufficio di direzione, col volontariato e col Comitato di partecipazione e quello col Consiglio dei sanitari, che ha espresso parere favorevole all’unanimità.
La Commissione sanità si esprimerà sulle modifiche allo statuto nel corso della prossima seduta, calendarizzata il 28 febbraio.