Erano ritenuti un’arma importante per combattere il Covid, ma l’arrivo delle varianti, in particolare di Omicron, ha decretato la loro sconfitta. Stiamo parlando degli anticorpi monoclonali di Toscana Life Sciences, un progetto, quello guidato dal team di Rino Rappuoli, che è stato per mesi al centro dell’attenzione mediatica e che ha impegnato ingenti finanziamenti pubblici, ma che alla fine ha deluso le attese.
A confermare che la sperimentazione è ferma è stato il direttore generale di TLS Andrea Paolini, ospite ai microfoni di Radio Siena Tv questa mattina.
“Con l’arrivo delle varianti, soprattutto di Omicron, si è evidenziato un calo di efficacia del monoclonale, che ha riguardato il nostro, ma anche gli altri monoclonali che erano stati sviluppati nel mondo da altre aziende farmaceutiche. Questo era per certi versi immaginabile, ma non sapevamo nè se sarebbe successo, nè quando nè in che misura. Per quanto riguarda il nostro prodotto noi stiamo comunque portando in fondo lo studio, rimettendo a posto tutti i dati che servono poi ad avere l’evidenza sui pazienti che erano stati trattati, circa 330. Adesso, al di là di chiudere questa fase, perchè è fondamentale farlo, se ne apre una nuova, perchè è evidente che la pandemia non è ancora alle spalle. Nascono nuove varianti, c’è ovviamente bisogno in primis dei vaccini, ma anche di nuovi prodotti e stiamo vedendo che la strada migliore da percorrere è quella delle combinazioni: cioè avere molti prodotti diversi che possono interagire tra loro per far fronte alle varianti già individuate e a quelle che, verosimilmente purtroppo, verranno nei prossimi mesi e nei prossimi anni”.