Peter Kern, vice chairman e ceo Expedia Group, leader mondiale nel settore dei viaggi online, già proprietario de “Il Palazzone”, azienda “gioiello” del Brunello di Montalcino, con la moglie Kirsten, cuore e fulcro dell’azienda insieme al suo team, che già conta 7 ettari vitati (alle Due Porte, uno dei punti più alti della collina, ed a Castelnuovo dell’Abate, a pochi passi dalla millenaria Abbazia di Sant’Antimo) ha acquisito i vigneti ed il podere della confinante “Albatreti” (azienda con 5 ettari di vigna, di cui 1,7 a Brunello di Montalcino, 1 a Rosso ed il resto a Sant’Antimo).
Un investimento cercato e voluto, dice WineNews che ha dato la notizia, per una cifra riservata (ma per un ettaro vitato a Brunello oggi si parla di cifre tra i 750.000 euro a 1 milione di euro, ndr), e che andrà a potenziare la produzione del “Il Palazzone” (tutti i vini usciranno con questa etichetta, ndr), che ora conta così complessivamente 12 ettari vigna, di cui poco più di 6 ettari a Brunello, con l’obiettivo aziendale di arrivare ad una produzione complessiva, di tutti i vini, tra le 50.000 e le 60.000 bottiglie all’anno. Mentre il podere Albatreti sarà oggetto di una ristrutturazione pressochè completa.
Ennesimo investimento nel territorio, dunque, da parte di “mister Expedia”, uno dei manager più importanti del mondo, Peter Kern, che, come già riportato da WineNews, aveva acquisito “Il Palazzone” da un altro nome di caratura mondiale come Richard Parsons, ex consigliere economico del Presidente Usa Barack Obama, e tra i più famosi uomini d’affari americani, in passato al vertice di colossi come Time Warner e Citigroup, che l’aveva acquistata all’inizio degli Anni Duemila. Con la famiglia Kern che, dunque, già grande collezionista di vino, che continua a coltivare il suo “wine dream”, a Montalcino, uno dei territori più prestigiosi al mondo per storia, blasone e qualità consolidata (dove si è concretizzato il 16,1% di tutte le transazioni avvenute in Italia tra il 2016 ed il 2022, secondo un’analisi Cbre), grazie al lavoro di cantine storiche del territorio, di realtà più giovani che si sono affermate in temi relativamente brevi, e di investimenti importanti arrivati dall’estero e da altri settori, come quello della famiglia Kern.
A curare l’affare è stato lo Studio Linguanti dell’avvocato Giulio Linguanti, specializzato in diritto commerciale internazionale ed in “mergers & acquisitions”.