Monte dei Paschi, vicino al rinvio a giudizio

Di Redazione | 8 Maggio 2017 alle 18:39

Monte dei Paschi, vicino al rinvio a giudizio

Anche per Banca Mps verrà chiesto il rinvio a giudizio

Non sono solo l’ex amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, l’ex presidente, Alessandro Profumo, e l’ex presidente del consiglio sindacale, Paolo Salvadori, a rischiare di finire sotto processo dopo la decisione del gip di Milano di respingere l’archiviazione chiesta per loro dalla Procura.

Anche per Banca Mps verrà infatti chiesto il rinvio a giudizio.

E’ l’esito degli approfondimenti investigativi condotti dalla Procura Generale di Milano sull’istituto di credito senese, coinvolto ai sensi della legge 231 sulla responsabilità amministrativa di società per reati commessi dai propri dirigenti. Le presunte responsabilità nei confronti della banca sono emerse dagli accertamenti svolti nei mesi scorsi dal sostituto procuratore generale Felice Isnardi che tra l’altro ha disposto una perizia tecnica per accertare quale impatto avrebbe avuto la contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria sui bilanci della banca compresi tra il 2012 e la semestrale del 2015 se l’operazione fosse stata effettuata “a saldi chiusi” anziché “a saldi aperti”.

E l’avviso di chiusura indagini su Banca Mps, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, verrà notificato a breve, probabilmente già nel corso di questa settimana.  Nel frattempo, i pm Mauro Clerici, Stefano Civardi e Giordano Baggio sono al lavoro sull’imputazione da formulare nei confronti di Viola, Profumo e Salvadori per falso in bilancio e aggiotaggio, così come stabilito dal gip Livio Cristofano che ha bocciato la richiesta di archiviazione e disposto l’imputazione coatta. Secondo alcuni piccoli azionisti di Rocca Salimbeni, che si erano schierati contro l’archiviazione chiesta per loro dalla Procura, gli ex vertici dell’istituto avrebbero infatti contabilizzato nei bilanci compresi tra il 2012 e il primo semestre del 2015 circa 5 miliardi di derivati legati alle operazioni con Deutsche Bank e Nomura come titoli di Stato.

La posizione di Banca Mps è destinata a essere poi unificata con quella dei tre manager: obiettivo dei pm è infatti evitare “spezzatini processuali” e celebrare un’unica udienza preliminare che veda le persone fisiche imputate insieme alla banca.



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