Una vera festa di popolo quella che si è tenuta a Montepulciano per le celebrazioni del 25 Aprile organizzate dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’ANPI locale. Il corteo è partito da piazza Grande sulle note di Bella Ciao suonate dalla Banda Poliziana, ha attraversato le vie del centro storico sostando prima a Borgo Buio, dove è stata deposta una corona d’allora e suonato l’inno nazionale per ricordare l’impiccagione del giovane partigiano Giuseppe Marino, per poi terminare al Giardino di Poggiofanti. Qui il sindaco Michele Angiolini e la Presidente di ANPI Montepulciano Irene Bettollini, hanno tenuto due interventi accomunati dalla volontà di ribadire l’importanza del 25 aprile e di respingere ogni tentativo di revisionismo storico.
“La Festa della Liberazione è un momento di riflessione e di memoria, ma anche di celebrazione per il coraggio e la determinazione del nostro popolo – ha detto, in un passaggio del discorso, il Sindaco Angiolini – a fare la storia furono eroi normali. All’indomani dell’armistizio del 1943, molti giovani italiani decisero di darsi alla macchia per combattere il fascismo e l’occupazione nazista. Tentare di riscrivere questa pagina della nostra storia, significa mancare di rispetto a tutti quei giovani che hanno combattuto e dato la vita per noi.”
“Dentro le pagine della nostra Costituzione c’è una visione di società moderna, giusta capace di motivarci e di guidarci – ha aggiunto la Presidente di ANPI, Irene Bettollini – è un scudo contro tutti i tentativi di creare forme di democrazia autoritaria come si stanno profilando nel mondo”.
Dopo la Messa celebrata nel Santuario di S.Agnese è stato reso omaggio alla Cappella dei Caduti. Infine, nonostante il maltempo, la manifestazione si è trasferita nelle frazioni del territorio comunale dove è stato letto dal Sindaco e dagli assessori, più o meno in contemporanea, poco dopo le 12, il celebre componimento di Piero Calamandrei “Lapide ad ignominia” per ricordare il sacrificio e il valore della lotta partigiana. Alla manifestazione hanno partecipato autorità civili e militari, molte forze politiche e sindacali, le associazioni combattentistiche, oltre a tantissimi cittadini di ogni età.