In sei mesi, nel periodo compreso tra giugno e dicembre 2022, gli abbandoni “selvaggi” dei rifiuti nel territorio di Montepulciano si sono ridotti. Il rassicurante responso emerge dall’analisi dei dati messi a punto da Sei Toscana ed inviati al Comune. Nei luoghi controllati con telecamere si registra, in generale, un “miglioramento complessivo in termini di decoro urbano” si legge nel rapporto, “con conseguenti ricadute positive sui costi per pulizie e ripristini”.
Se il dato tendenziale appare dunque favorevole, non manca di fare impressione il numero complessivo delle situazioni non conformi, ben 432, rilevate in 26 turni di prevenzione e ispezione; in testa alle violazioni, l’abbandono di sacchi, seguito dall’abbandono di rifiuti ingombranti.
E, a differenza di quanto si possa pensare, nettamente più colpite da questa autentica piaga sono le zone urbane, rispetto a quelle più isolate e distanti dai centri abitati. Dunque l’inquinatore di turno – sia esso occasionale o abituale – non si pone neanche il problema di allontanarsi da eventuali testimoni, sentendosi forse non punibile.
E’ proprio su questo punto che entra in gioco l’utilità delle telecamere sistemate in prossimità di aree “sensibili” e la cui presenza può essere individuata come una delle cause del miglioramento della situazione generale. Gli occhi elettronici vengono ciclicamente spostati dagli Ispettori ambientali, in modo da coprire un’area sempre più vasta, e, svolgendo il proprio compito in maniera del tutto oggettiva, risultano implacabili. L’utilità di tali apparecchi è tale da averne, da dicembre, aggiunto un secondo a quello già attivo.
E’ doveroso ricordare che, nello stesso periodo, i comportamenti illeciti, 216, rappresentano un numero inferiore rispetto alle 432 situazioni non conformi rilevate e che la facoltà di elevare sanzioni spetta in esclusiva alla Polizia Municipale; i relativi introiti vengono utilizzati per “abbattere” la TARI e premiare dunque la stragrande maggioranza di cittadini virtuosi. Evidentemente il deterrente rappresentato dal meccanismo “individuazione della violazione-sanzione” si rivela funzionale.
Resta la considerazione di fondo sull’inciviltà di comportamenti che non dovrebbero trovare “nazionalità” in una terra che vede nell’ambiente la sua risorsa principale, il cui rispetto dovrebbe essere un valore innato e condiviso, oltretutto in presenza di servizi di raccolta e smaltimento efficienti e capillari come il “Porta a Porta”, la presenza di cassonetti o il ritiro gratuito a domicilio di “ingombranti”, effettuato da Sei Toscana. Da non sottovalutare infine l’elevato costo rappresentato, per la collettività, dagli interventi di recupero dei rifiuti abbandonati, di ripristino e di bonifica.