“La partecipazione agli incontri rivolti alla cittadinanza, riguardanti qualsiasi tipo di argomento, non dovrebbe mai essere negata a nessuno, neanche a chi la pensa in modo diverso. Invece alcuni esponenti del Pd, come la vicesindaca nonché segretaria dell’Unione comunale di Monteriggioni, Paola Buti, non é di questo parere. Nonostante il ruolo istituzionale che ricopre, non mi ha risparmiato una vera e propria aggressione verbale del tutto gratuita, chiaramente infastidita dalla mia sola presenza”.
Con queste parole la consigliera del gruppo Per Monteriggioni, Raffaella Senesi, commenta lo spiacevole episodio avvenuto qualche giorno fa in occasione dell’incontro organizzato dall’amministrazione comunale con Centria in merito all’intervento di metanizzazione della zona di Santa Colomba.
“Pochi minuti dopo l’arrivo – racconta Senesi – la vicesindaca Paola Buti si è avvicinata a me, chiedendomi in modo sgarbato il motivo della mia partecipazione, precisando “non sei stata invitata” non sei gradita. Mi ha fatto capire, in modo palese, che dovevo andarmene. Tutto questo è avvenuto in presenza di molte persone, che hanno assistito a questa scena incresciosa. Questo comportamento non è offensivo solo nei miei confronti, ma anche in quelli di tutti i cittadini che mi hanno dato la loro fiducia votando la mia lista alle elezioni e che mi onoro di rappresentare”.
“I consiglieri comunali – aggiunge Senesi, hanno il diritto e il dovere di esercitare il controllo politico e amministrativo, e di raccontare ai propri elettori quello che succede sul territorio. La mia presenza all’incontro, quindi, era più che legittima. In ogni caso, trattandosi di una riunione pubblica e non di partito o di qualche associazione privata, qualsiasi cittadino di Monteriggioni come me aveva il diritto di partecipare.
Il comportamento della vicesindaca sottolinea una mancanza di rispetto per il ruolo istituzionale che ricopre, nonché nei confronti dei cittadini oltre che di me stessa. A quanto pare il Pd di Monteriggioni, di cui Buti è segretario comunale, ha ben poco di democratico. Mi auguro che il sindaco e il presidente del consiglio comunale, ai quali ho inviato una lettera per raccontare l’accaduto, si dissocino da questo comportamento e facciano tutto il possibile per proteggere l’agibilità politica di tutti i consiglieri”.
