La sua amata gatta, che si chiama Nana, è sparita improvvisamente il 16 settembre scorso. Svanita nel nulla. Di lei le è rimasto solo il collarino verde che portava al collo, che è stato trovato in terra da una passante e le è stato restituito. Si è sganciato da solo? O forse qualcuno lo ha tolto alla gattina? Non è dato saperlo.
Il tutto accade a Castellina Scalo, popolosa frazione del comune di Monteriggioni, nella strada centrale, Via Berrettini, dove Laura vive con la sua gatta. Un legame forte che chi ha un ‘amico peloso’ non farà fatica a comprendere, così come il dolore che la sparizione ha provocato nella donna.
La proprietaria sta facendo di tutto per ritrovare la sua amica pelosa: esce ogni giorno a cercarla, in orari diversi nei dintorni dell’abitazione e ha tappezzato tutta la zona circostante con volantini con la sua foto. Ora è arrivata a stabilire una ricompensa per avere notizie certe o, meglio ancora, per riaverla tra le sue braccia.
Abbiamo raccolto l’appello di Laura, vogliamo provare ad aiutarla diffondendolo, tramite il nostro sito che in tanti leggete ogni giorno.
Di seguito l’ultimo post che ha pubblicato:
“Non navigo nell’oro ma offro 500 euro a chiunque mi riporterà la mia gatta Nana, sana e salva, dentro un trasportino. Oppure 250 euro a chi mi fornirà notizie certe, accompagnate da prove reali ottenute sul momento: video, foto chiare e inequivocabili, che mi permetteranno di prenderla, o ancora, se chiamandomi sul posto me la mostrerà.
Se la vedete fuori, non provate a prenderla o rincorrerla.. scapperebbe sicuramente, è diffidente, e io sarei sul punto di partenza..
A volte il mio cellulare non prende, se chiamate provate anche su WhatsApp..
Nana è scomparsa il 16 settembre. Da allora, il silenzio. Solo false segnalazioni, gatti che non sono lei. Qualcuno mi ha detto che una macchina rossa l’ha rapita un sabato pomeriggio, davanti la farmacia,intorno alle 15:00. Un’altro che l’ha schiacciata un treno…qualcuno l’ha vista da poco dietro la farmacia…o al parco… Non so più cosa pensare. Forse è nascosta da qualche parte, sotto un cespuglio, in un garage, vicino al bosco o nel parco. O, peggio ancora, qualcuno l’ha presa. Magari c’è un vicino che improvvisamente ha una gatta nuova, bellissima, bianca e grigia, con il pelo lungo e gli occhi chiari, un miagolio acuto. Forse passeggiando vedrete qualcosa, una finestra, un segno.
Io a quella gatta ci tengo davvero. Non è solo un animale, c’è un legame, una storia, un vissuto che probabilmente pochi potranno capire. Ma se qualcuno l’ha presa, se state leggendo queste parole, voglio che sappiate quanto sto soffrendo. Forse pensate che i vostri figli soffrirebbero a restituirla, ma sapete quanto ho pianto io? Quanto ancora sto piangendo?
Se l’avete rubata, vi prego, se avete un briciolo di compassione, ridatemela. Il mio dolore è immenso. Ci sono tanti altri gatti che aspettano una famiglia, ma lei ne aveva già una. Era felice, amata. Vi prometto che non correrà più alcun rischio. Rimarrà al sicuro, non uscirà più da sola. Dopo tutto questo, né io né lei saremo mai più le stesse. Siamo entrambe traumatizzate.
Vi prego, se potete, ridatemela”.