Monteriggioni, riprende la sostituzione dei cassonetti

Al termine dell'intervento per l'apertura sarà necessario l'utilizzo della Sei Card

Di Redazione | 17 Novembre 2020 alle 11:01

Monteriggioni, riprende la sostituzione dei cassonetti

A Monteriggioni riprende l’intervento di sostituzione dei cassonetti, al termine del quale tutte le postazioni saranno ad accesso controllato e per l’apertura dei contenitori sarà necessario utilizzare la 6Card. Il cambio dei cassonetti è in corso da parte dal gestore Sei Toscana e procederà in due fasi: la prima vedrà la sostituzione delle postazioni per i rifiuti indifferenziati dotati di calotta con nuovi contenitori sempre ad accesso controllato ma privi dell’attuale sistema di contenimento volumetrico. La seconda fase porterà alla sostituzione completa delle postazioni dove sono ancora presenti i tradizionali cassonetti aperti. Nelle zone interessate da queste ultime operazioni saranno presenti gli eco-informatori, personale incaricato da Sei Toscana che sarà a disposizione dei cittadini e delle attività economiche per fornire tutte le informazioni utili sulle novità introdotte. Gli eco-informatori presidieranno le nuove postazioni illustrando le modalità di conferimento dei rifiuti e l’utilizzo dei nuovi contenitori di raccolta. Inoltre, è disponibile un video-tutorial che spiega come utilizzare i nuovi contenitori passo per passo.

“Ci avviciniamo finalmente a un traguardo atteso da molto tempo – spiega l’assessore all’ambiente di Monteriggioni, Diana Nisi – La sostituzione dei cassonetti coinvolgerà tutte le postazioni presenti sul nostro territorio con l’obiettivo di agevolare i cittadini nel conferimento dei rifiuti, finora limitato dalla presenza delle calotte in alcune zone. Al termine di questo intervento, tutti i cassonetti saranno ad accesso controllato e potranno essere aperti soltanto utilizzando la 6Card, associata a ogni singola utenza Tari. Abbiamo scelto di continuare il progetto di chiusura e di abbandonare il sistema ‘della calotta’ per l’indifferenziato – aggiunge Nisi – perché, se da un lato l’informatizzazione delle postazioni è sicuramente un valido strumento per programmare un servizio idoneo alle mutevoli esigenze della collettività, dall’altro le calotte hanno dato modo a qualche incivile di conferire rifiuti indifferenziati negli altri contenitori, pregiudicando così la qualità della raccolta differenziata”.



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