“Scrivo a tutta la comunità per assumermi la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente, in occasione della scomparsa di Silvio Berlusconi”. Inizia così il messaggio alla comunità accademica dell’Università per Stranieri di Siena con cui Tomaso Montanari, professore ordinario di Storia dell’arte moderna e Rettore dell’Unistrasi, annuncia la clamorosa decisione di non abbassare fino a mercoledì, giorno del funerale, le bandiere dell’edificio a mezz’asta in segno di lutto nei confronti di Silvio Berlusconi, spirato ieri a 86 anni.
Una presa di posizione che non mancherà di provocare reazioni e polemiche: “Di fronte a questa notizia naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte – premette Montanari – ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione” continua.
“Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita – sottolinea Montanari – ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile. Per queste ragioni, nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici da oggi a mercoledì (giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale), mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano. Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università” ha concluso, con parte delle parole che sono state ribadite anche in un tweet dallo stesso Montanari.