“Sono rimasto abbastanza sorpreso nel leggere di questa autoaccusa da parte di questo killer ma mi sono ancora più sorpreso quando ho visto che l’apertura del fascicolo, seppur a modello 45, risaliva al 2019 e quindi prima che iniziassero i lavori della commissione, e che questo fascicolo non ci sia stato neppure segnalato da parte dei magistrati che abbiamo audito in modo approfondito”.
Lo ha detto Pierantonio Zanettin, ex presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi, in merito alle indagini poi archiviate sulle dichiarazioni rese da Giandavide De Pau che si sarebbe autoaccusato della morte dell’ex capo comunicazione di banca Mps avvenuta il 6 marzo 2013.
“La cosa la trovo abbastanza sorprendente, sicuramente era un aspetto che, al di là del fatto che sia stato subito archiviato come opera di un mitomane, la commissione avesse avuto il diritto e il dovere di verificarlo” ha aggiunto il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta che ha concluso i lavori anzitempo nel settembre del 2022 a causa della caduta del Governo Draghi.
“Credo che anche questo episodio dimostri che la seconda commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Rossi venga al più presto attivata e per rimettersi a lavorare su quegli aspetti che non erano stati del tutto chiariti per la chiusura anticipata della legislatura” ha concluso Zanettin.