La prematura morte di Paolo Rossi, simbolo ed eroe sportivo italiano, ha mosso qualcosa in ognuno, da chi da piccolo teneva il poster di Pablito in cameretta a chi non ha mai seguito le sue gesta, ma senza ombra di dubbio, come tutti, conosceva il suo nome.
Paolo Rossi se n’è andato dopo una lunga battaglia, la cui ultima parte è stata combattuta al Policlinico Le Scotte di Siena, dove purtroppo oggi ci ha lasciati e dove, al momento, la salma è esposta nell’obitorio. “I medici delle Scotte ci sono sempre stati vicini – ha dichiarato la moglie – il dottor Oliveri e tutto il suo staff sono state persone meravigliose, hanno trattato Paolo come meritava, con la privacy e l’affetto di cui aveva bisogno”
Se n’è andato presto, troppo presto, ma lo ha fatto con al fianco la moglie Federica, che gli è sempre stata accanto, fino all’ultimo momento. “Nel momento in cui se n’è andato era tra le mie braccia – racconta la moglie – L’ho lasciato andare, gli ho detto che avrei seguito le nostre figlie e le avrei cresciute come avevamo deciso di farle crescere”.
Sono tante le persone che si sono recate all’obitorio per dare un ultimo saluto o lasciare un mazzo di fiori per Pablito, simbolo di quell’Italia che nell’82 ha scosso gli animi della Nazione, unita in unico abbraccio azzurro. La cerimonia funebre si terrà sabato a Vicenza, poi il corpo sarà cremato, “Voglio tenerlo per sempre con me” ha affermato la moglie.
