Morte Rossi, Marini ribadisce: "Niente che spingesse a fare valutazioni diverse dal suicidio"

Audizione bis per il procuratore della Repubblica facente funzioni presso il Tribunale di Siena, Nicola Marini, tornato oggi ad un mese di distanza, davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi

Di Redazione | 24 Marzo 2022 alle 18:08

Audizione bis per il procuratore della Repubblica facente funzioni presso il Tribunale di Siena, Nicola Marini, tornato oggi ad un mese di distanza, davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi. Marini, era il pubblico ministero di turno la sera del 6 marzo 2013 ed indagò sul caso.

Tre ore di audizione pubblica (più un’altra parte in secretata) che non hanno aggiunto niente di nuovo rispetto a quello che era stato riferito nella precedente convocazione. Il magistrato ha ribadito che “non conosceva affatto David Rossi” e ha difeso con convinzione la scelta investigativa fatta nell’immediatezza della morte dell’ex responsabile della comunicazione di Mps, indirizzata verso il suicidio.

“Tutti gli elementi emersi sul momento portavano esclusivamente all’ipotesi del suicidio – ha detto -, non vi era alcun motivo, alcun dato che ci invitasse, spingesse a fare valutazioni diverse da quelle suicidarie. La scena che ci si è presentata parlava chiaro: una morte violenta senza reato. Non abbiamo sottovalutato il caso, nè abbiamo fatto la scelta più semplice: non si possono fare supposizioni su dei sospetti”.

Marini ha poi confermato l’idea che si è fatto di David Rossi: “Una persona riservata, di grande cultura, molto attento sul lavoro, che faceva del lavoro la sua vita e del proprio ruolo il proprio vivere. Sentiva che questo status stava per venire meno, ha somatizzato una situazione che stava per esplodere ed ha commesso un gesto incomprensibile dettato però dalla debolezza”.

 



Articoli correlati