“Il signor Correa ci ha fatto pervenire una lettera attraverso il suo avvocato dicendo che in realtà non è a conoscenza di fatti utili almeno per la Commissione, quindi si è ritenuto di acquisire la cartella clinica soprattutto per valutare aspetti psichiatrici”.
Lo ha detto Gianluca Vinci, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta bis che indaga sulla morte di David Rossi, al termine della riunione odierna a Palazzo San Macuto.
William Villanova Correa, omicida di una prostituta a Siena, aveva riferito ai Pm di Genova conoscere “gli autori dell’omicidio” dell’ex capo comunicazione di banca Mps avvenuta il 6 marzo 2013. Vinci si era recato nei giorni scorsi in carcere per un confronto con Correa ma quest’ultimo non aveva voluto rilasciare dichiarazioni. “E’ stata fatta presente da alcuni commissari la necessità della nomina di uno psichiatra o di uno psicologo forense, adesso valuteremo la figura migliore visto che molti dei soggetti che sono finora stati coinvolti, da De Pau a Correa, hanno dei profili che non sono ben chiari dal punto di vista psicologico” ha aggiunto Vinci.
“Saranno ascoltati in commissione il giornalista Nicola Borzi e l’avvocato dei familiari di David Rossi, Carmelo Miceli”, ha aggiunto Vinci.
Borzi pubblicò sul proprio blog la corrispondenza del numero 4099009 digitata sul cellulare dell’ex capo comunicazione di banca Mps la sera della morte con il numero di un certificato di deposito ordinario a tasso fisso al portatore, con scadenza 31 agosto 2013, rilasciato dalla filiale di Viadana (Mantova) dalla banca popolare di Puglia e Basilicata.
“Da una grossa operazione della Dda emergeva che in quella filiale Salvatore Grande Aracri, dell’omonimo clan, utilizzava un conto corrente” aveva detto Vinci. Borzi e Miceli potrebbero essere ascoltati in commissione nella prima metà di dicembre. “Probabilmente si avvieranno approfondimenti anche con i Ris sulla perizia già fatta sulla caduta, nel senso di valutare eventuali altre metodologie o approfondimenti con tecnologie emerse negli ultimi anni successivi alla alla perizia già eseguita”. ha precisato ancora Vinci.
“C’è un soggetto, un ingegnere fiorentino, che dice di avere avuto dei contatti con una nostra commissaria e di lavorare per nostro conto, emettendo due fatture per un totale di 156mila euro, e disquisisce sul perché David Rossi è stato ucciso con collegamenti con la manovra finanziaria attuale e con i poteri forti dell’epoca”, ha rivelato poi il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sull’ex capo comunicazione di banca Mps, riferendosi a “diverse mail e pec arrivate nelle ultime settimane” inviate a Vinci stesso. “E’ chiaro, anzi quasi sicuramente lo è, che si tratta di un pazzo ma si tratta eventualmente di un pazzo dotato di partita iva e in grado di emettere fattura, non escludiamo invece che ci sia dietro qualcos’altro. Ad oggi sembra poco più che un gesto di un folle ma ho fornito tutta la documentazione l’ho fatta registrare dalla Commissione in quanto a me è arrivato in qualità di presidente di quella commissione” ha concluso Vinci.