Una Pasqua all’insegna dell’arte e della scultura. Siena ospiterà “I Visionari” di Emanuele Giannelli” dal 7 aprile al 6 giugno 2023.
Composta da una serie di opere monumentali che popoleranno il centro storico la rassegna che porta in città uno tra gli artisti italiani più acclamati e conosciuti – suo il colosso “Mr. Arbitrium” che ha ottenuto un considerevole successo durante la recente installazione alla Basilica di San Lorenzo a Firenze – è stata approvata dalla giunta comunale di Siena, nella riunione che si è tenuta giovedì 16 febbraio.
“Sarà una mostra che coinvolgerà diversi spazi della città – sottolinea l’assessore alla cultura del Comune di Siena Pasquale Colella, che ha proposto la delibera – Giannelli è un artista con grandi capacità di gestire materiali diversi ed eterogenei e che riesce a lavorare anche su aspetti mimetici, sulle differenze di apparenza e realtà della materia. Daremo vita a una mostra che coinvolgerà tutto il territorio e porterà a Siena le emblematiche figure di Emanuele Giannelli”.
Biografia. Nato a Roma nel 1962, Emanuele Giannelli poco prima dei vent’anni si trasferisce a Carrara, capitale del marmo, e nel 1984 si diploma in Scultura all’Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti. È in quegli anni che si avvia il progressivo distacco dalle correnti classiche, parallelamente a un sempre più stimolante avvicinamento alla scultura contemporanea, attraverso la cultura industriale da cui viene sempre più assorbito (la musica industriale ed elettronica, i libri, gli amici, i dischi, i fumetti), il punk come movimento giovanile di protesta, il movimento studentesco e gli scontri politici di fine anni ’70, che vede e vive da vicino, i tanti viaggi d’ispirazione tra Berlino e New York e il periodo vissuto a Londra nell’85. L’artista Giannelli cresce così, sperimentando nuovi materiali e nuove tecniche con impetuosa curiosità e coscienza, ma anche sperimentando il mondo, fino a trovare una sua narrazione, che quasi come un’ossessione ritorna in tutte le sue opere e che vediamo ancora oggi: la figura umana in preda al caos della contemporaneità e alla trasformazione.