Dopo la pioggia di Motegi e le ottime qualifiche del sabato dei piloti di Paolo Campinoti, nel Gran Premio del Giappone Jorge Martìn è stato protagonista anche sull’asciutto. Scattato dalla seconda fila, lo spagnolo ha tentato la fuga prendendo la vetta della corsa dopo poche curve. Rimasto al comando per tre giri, è stato superato da Miller con cui ha formato il tandem di testa per tutta la gara. Abile a tenere sotto tiro l’australiano, sul finale è stato raggiunto da Binder che, in sella a una KTM molto performante, ha duellato ad armi pari fino alla furibonda staccata dell’ultimo giro dove l’incrocio di traiettorie è stato a favore del sudafricano. Giunto terzo, Martìn consolida il suo ottimo stato di forma e quello della sua Ducati.
Più complicato lo scatto per Johann Zarco che già nelle primissime battute si è visto superare da vari piloti, passando in settima posizione. Un’ulteriore calo della sua moto ha reso difficile il recupero fino a farlo sprofondare al quattordicesimo posto. Complici i ritiri di alcuni piloti e un paio di sorpassi giusti, il francese ha tagliato il traguardo undicesimo, portando a casa cinque preziosi punti.
Due risultati opposti per i ducatisti di Pramac che complessivamente si sono ben mostrati e detengono tutte le carte per rendersi protagonisti già tra una settimana, quando la MotoGP sbarcherà al Chang International Circuit per il GP di Thailandia. Con 138 punti, Zarco è settimo in classifica generale, seguito a ruota proprio dal compagno di scuderia Martìn, ottavo a quota 120.
Alex Ricci