Ultimo giorno di lavoro domani per 4100 dipendenti del Monte dei Paschi. Dietro ai numeri le storie di tante persone che negli anni hanno dimostrato attaccamento alla banca ed hanno assistito ai diversi tentativi di ristrutturazione di Rocca Salimbeni. Il piano industriale targato Lovaglio e l’aumento di capitale hanno permesso di accogliere tutte le domande al fondo esuberi oltre le 3500 previste. E domani, 4100 dipendenti, montepaschini come amano definirsi per quel senso di appartenenza alla banca senese, si lasceranno alle spalle la porta con un po’ di tristezza.
“Ho parlato con molti di loro e in tutti ho percepito un senso di dispiacere – dice Federico Di Marcello della Fisac Cgil -. Hanno dato tantissimo alla loro banca, negli ultimi anni hanno sopportato tanti sacrifici, senza smettere tuttavia di dimostrare la loro professionalità, che ha permesso a Mps di continuare ad essere una grande banca. La loro uscita anticipata credo sia l’ultima dimostrazione di attaccamento a Mps, perchè molti di loro avrebbero potuto lavorare ancora diversi anni, in alcuni casi anche sette, e portare ancora acqua al proprio mulino”.
A rimanere saranno però 17mila dipendenti sia sulla rete filiali che nelle strutture centrali. A loro è richiesto uno sforzo riorganizzativo. Da qui la richiesta dei sindacati ai vertici della banca per una interlocuzione mirata ad una corretta e funzionale riorganizzazione. Per permettere che lo sforzo di 4100 colleghi non sia stato vano.
Cristian Lamorte