Esordio in Borsa ad alta volatilità per il titolo di Monte dei Paschi di Siena nel primo giorno in cui è possibile aderire all’aumento di capitale da 2 miliardi e mezzo lanciato per sostenere il piano di ristrutturazione di Rocca Salimbeni. Sono crollati in Borsa i diritti dell’aumento di capitale.
I titoli, che consentono di sottoscrivere le nuove azioni a 2 euro nel rapporto di 374 azioni ogni 3 diritti, hanno chiuso con un crollo del 91,4%, a 0,67 euro, mentre le azioni sono scese del 2,7% a quota 2 euro, a un passo dalla soglia sotto la quale diventa più conveniente acquistarle in Borsa anziché comprarle in aumento di capitale. Se il titolo nei prossimi giorni dovesse scendere in maniera sensibile sotto i 2 euro il rischio di un intervento in forze del consorzio di garanzia lieviterebbe l’operazione, che venerdì scorso è stata autorizzata dalla Consob, si concluderà il 31 ottobre.
Per il Monte dei Paschi si tratta del settimo aumento di capitale negli ultimi 14 anni. Dalla riuscita dipende anche il futuro di 4125 dipendenti che hanno scelto di aderire al fondo esuberi. Il confronto tra vertici e sindacati è stato sospeso la scorsa settimana quando il target era tutto concentrato sull’operazione della ricapitalizzazione.
Ma questa settimana sarà decisiva anche e soprattutto proprio per quegli oltre 600 dipendenti in più, rispetto ai 3500 previsti dal piano industriale, che hanno manifestato la propria volontà di uscire anzitempo da Rocca Salimbeni. Ma tutto ha un costo per la banca più antica del mondo e il prezzo degli esuberi non può essere pagato solamente con l’aumento di capitale.