Sarà riassegnata l’inchiesta milanese con al centro i crediti deteriorati di Mps nella quale sono indagati per falso in bilancio gli ex vertici di Rocca Salimbeni Alessandro Profumo, Fabrizio Viola e Paolo Salvadori. Dopo il deposito della perizia disposta dal gip, Guido Salvini, con cui si sostiene che tra 2012 e il 2015 la banca senese ha ritardato la contabilizzazione di 11,4 miliardi di euro di rettifiche su crediti con “impatti quantitativi di assoluto rilievo” sui propri conti, i pm Giordano Baggio, Stefano Civardi e Mauro Clerici che, nel luglio del 2019, si erano visti respingere una prima richiesta di archiviazione, si sono spogliati del fascicolo.
Ora toccherà al procuratore aggiunto Maurizio Romanelli affidare l’indagine ad altri pubblici ministeri del dipartimento che si occupa di diritto penale dell’economia e di delitti contro la pubblica amministrazione. I nuovi assegnatari dovranno decidere se insistere con la richiesta di archiviazione o muoversi in sintonia con le conclusioni dei periti nominati dal giudice Salvini e quindi chiudere l’inchiesta – è una tranche di quella più ampia che riguarda Monte dei Paschi – nei confronti di Profumo, Viola e Salvadori per poi chiedere il processo.