Mps, Brunetta: "Pessimo decreto". I parlamentari Pd: "Padoan e Alfano chiariscano su termini e contenuti lettera Bce"

Di Redazione | 28 Dicembre 2016 alle 18:43

Mps, Brunetta: "Pessimo decreto". I parlamentari Pd: "Padoan e Alfano chiariscano su termini e contenuti lettera Bce"

Le reazioni alla situazione di Monte dei Paschi Siena

“Oggi e’ stato incardinato alla Camera il decreto per la salvezza delle banche italiane e in particolare per Monte dei Paschi di Siena. Ho voluto essere presente a questa seduta, che di solito e’ di tipo burocratico-formale, per dare il senso della drammaticita’ del momento e dell’importanza di questo decreto”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, conversando con i cronisti a Montecitorio. Brunetta domani sarà a Siena. “Una settimana fa – ha continuato – abbiamo approvato una risoluzione, votata anche da Forza Italia, per consentire al governo di utilizzare venti miliardi, a valere sul debito pubblico, per salvare le banche italiane. Salvarle nella trasparenza, nell’equita’, nella tutela dei risparmiatori, colpendo gli amministratori infedeli, facendo chiarezza su chi ha distrutto Mps, Etruria e le altre banche in crisi. Vogliamo chiarezza, vogliamo una commissione parlamentare d’inchiesta, vogliamo che Morelli, quello della soluzione di mercato per Mps, se ne vada a casa, vogliamo chiarezza su chi abbia fatto fallire Monte dei Paschi negli ultimi anni, vogliamo chiarezza sulle altre banche, vogliamo chiarezza su chi doveva vigilare e non ha vigilato, Banca d’Italia e Consob. Vogliamo tutto questo – ha sottolineato Brunetta – proprio perche’ abbiamo votato la risoluzione della maggioranza. Abbiamo il diritto di pretendere il coinvolgimento di tutto il Parlamento. Questa materia e’ troppo importante, questo momento e’ talmente grave che le spalle del governo Gentiloni non ce la fanno da sole a reggerlo, ci vuole il coinvolgimento di tutti i gruppi parlamentari”.

“Se cosi’ sara’ – ha aggiunto Brunetta -, proseguiremo con il nostro senso di responsabilita’, in caso contrario, se cioe’ Padoan continuera’ a fare lo stesso gioco che ha fatto nei mille giorni di Renzi, ci sara’ la nostra piu’ totale e dura opposizione. Speriamo ancora che ci possa essere una piu’ ampia condivisione, finora pero’ non l’abbiamo vista. Il decreto e’ pessimo, scritto male, in conflitto con la Bce, parziale, iniquo, tratta in maniera diversa stesse tipologie di investitori e risparmiatori. Questo e’ inaccettabile, che Padoan e Gentiloni ci pensiono e ci ripensino. Noi siamo qui per assumerci le nostre responsabilita’ e modificare questo pessimo decreto e farne uno di diverso – ha concluso – che risponda alle esigenze del sistema bancario italiano”

“Desta stupore, sia nei contenuti che nelle forme, la singolare lettera che, come si apprende da sintetiche notizie stampa, la vigilanza della Bce avrebbe inviato al Monte dei Paschi di Siena il giorno successivo al Natale”. Lo dichiarano i deputati del Partito democratico Gianluca Benamati, Marco Bergonzi, Enrico Borghi, Paolo Cova, Carlo Dell’Aringa, Ernesto Preziosi, Angelo Senaldi e Mino Taricco.

“Si tratta – spiegano – di una lettera inusuale nei tempi e che cambia di fatto i requisiti per l’aumento di capitale dell’istituto senese, portando l’ammontare complessivo richiesto a 8,8 miliardi di euro dai 5 iniziali. Altrettanto stupore destano anche le irrituali e inappropriate dichiarazioni, attribuite al presidente della Banca Federale di Germania, Jens Weidmann, sulla modalita’ di intervento dello stato italiano e sulle presunte questioni aperte di Mps. Chiederemo ai ministri Padoan e Alfano, ai quali intendiamo presentare una interrogazione, di fornirci elementi chiarificatori in merito alla lettera Bce e ai suoi contenuti, in particolare su quali siano stati i parametri della rivalutazione condotta in termini cosi’ anomali. Per quanto invece riguarda le dichiarazioni stampa del presidente della banca centrale tedesca, chiediamo di capire a quel titolo esse siano state rese alla stampa, se in veste ufficiale o privata”. “Non vorremmo che si creassero spiacevoli precedenti e modalita’ di lavoro sbagliate. Ad oggi, infatti, non ci risulta che i vertici di Banca d’Italia siano mai intervenuti pubblicamente e in tempo reale in merito ad atti di questo tipo del governo tedesco o della banca centrale tedesca. Altrettanta correttezza ci auguriamo venga posta in essere nei nostri confronti per il futuro”, concludono.



Articoli correlati