Mps: Cassazione conferma assoluzione per gli ex vertici sul caso Mandate Agreement

Di Redazione | 29 Maggio 2019 alle 20:21

Mps: Cassazione conferma assoluzione per gli ex vertici sul caso Mandate Agreement

Non ci fu ostacolo alla vigilanza. Le difese: “Sentenza di enorme portata, smentite le accuse di Bankitalia”.

La Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione per gli ex vertici di Mps Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri in relazione alle accuse di ostacolo alla vigilanza alla Banca d’Italia sul contratto sui derivati tra Rocca Salimbeni e Nomura. I tre erano stati condannati in primo grado a Siena a 3 anni e 6 mesi.

La Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura Generale di Firenze dopo l’assoluzione in Appello sul dolo, accogliendo al tempo stesso quello presentato dalle difese sulla sussistenza oggettiva dell’ostacolo, rappresentate dagli avvocati Pisillo (per Mussari), De Martino-Coppi (Vigni) e Dinacci-Cipriani (Baldassarri), ed è stato disposto un nuovo appello per valutare un proscioglimento più ampio perchè il “fatto non sussiste”. La Cassazione ha così confermato in via definitiva che non ci fu nessuno ostacolo alla vigilanza Consob e Banca d’Italia: “Un esito migliore non potevamo sperarlo – ha detto l’avvocato Pisillo a Siena Tv – la Cassazione ha stabilito che non ci fu nessuno ostacolo. Anzi in Appello, controllando le carte del processo di Milano, abbiamo scoperto la presenza del deed fornito alla Banca di’Italia, che pur in assenza del Mandate Agreement, dava le stesse, se non maggiori, informazioni. Quindi è respinta totalmente questa accusa del Mandate nascosto in cassaforte. La sentenza ha portata enorme, perchè smentisce la tesi sempre sostenuta da Bankitalia”.

Claudio Coli



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