Mps, cessione opere d'arte: la presa di posizione della Soprintendenza e della Fondazione

Di Redazione | 27 Ottobre 2017 alle 13:02

Mps, cessione opere d'arte: la presa di posizione della Soprintendenza e della Fondazione

La Deputazione Generale della Fondazione Mps:  “Salvaguardare la collezione opere d’arte di Banca Mps”

In merito alla notizia della possibile cessione della collezione d’arte di Banca Mps, tra gli impegni assunti nel piano di ristrutturazione nei confronti della Commissione Europea sia la soprintendenza che la Fondazione Mps prendono posizione.

“Alla luce delle notizie apparse ieri a mezzo stampa – si legge da una nota stampa inviata da la Soprintendente Arch. Anna Di Bene –   inerenti gli impegni del Monte dei Paschi di Siena con la UE, tra i quali figurano anche la cessione di opere d’arte, preme a questa Soprintendenza evidenziare quanto segue: Il Monte dei Paschi, essendo stato un Istituto di diritto pubblico, per quanto riguarda la gestione dei propri beni di interesse storico artistico era soggetto alle disposizioni della Legge di tutela n. 1089 del 1939. Pertanto tutti i suoi beni erano tutelati “ope legis”.
Il cambiamento della natura giuridica, da Istituto di diritto pubblico a SpA, non ha liberato i beni storico artistici dalla tutela “ope legis”, fino a quando non avvenga la verifica dell’interesse culturale di tali beni, come è disposto dall’art. 12, D.Lgs. 42 del 2004 e successive modifiche e integrazioni.
In questo senso, la Soprintendenza ha già avviato il procedimento e l’iter amministrativo necessario, emanando un nuovo vincolo per quanto riguarda i beni di interesse storico artistico di proprietà della Banca Monte dei Paschi, facenti parte della storica Collezione Chigi Saracini, vincolandoli come collezione indivisibile e pertinenziale al Palazzo Chigi Saracini in Siena. La stessa verifica è in itinere per tutti gli altri beni di interesse storico artistico che costituiscono i vari gruppi collezionistici presenti nelle varie sedi della Banca Monte dei Paschi. Anche questi beni a seguito di valutazione, saranno vincolati come nuclei collezionistici indivisibili, legati alla storica città di Siena.

“La Deputazione Generale della Fondazione Mps sente di esprimere un forte appello alla Banca Mps – si legge in una nota stampa della Fondazione – , ed ai suoi attuali nuovi azionisti, affinché venga salvaguardato il prezioso patrimonio artistico-culturale dell’istituto bancario, accumulato in così lungo tempo, che contribuisce a rendere unico e distintivo l’intero patrimonio artistico-culturale di Siena e di tutto il territorio, come testimoniato anche dai riconoscimenti Unesco; un bene comune da conservare e tutelare”.

 



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