Perdita nel quarto trimestre di 502 milioni di euro, rosso di 3,5 miliardi. Esposizione netta in termini di crediti deteriorati scende di 5,5 miliardi a quota 14,8
Banca Mps ha reso noti oggi i dati di bilancio fino al 31 dicembre 2017, approvati dal cda: sofferenze nette nel 2017 del gruppo scendono di 5,5 mld a 14,8 mld, il rosso è di 3,502 miliardi, con la perdita del quarto trimestre pari a 502 milioni di euro, influenzata da 170 milioni di euro di costi di recupero connessi all’accordo di servicing pluriennale relativo alla cessione della piattaforma per la gestione dei crediti in sofferenza e 166 milioni di euro di accantonamenti per rischi diversi. Al 31 dicembre 2017, inoltre, l’esposizione netta in termini di crediti deteriorati del Gruppo si e’ attestata a 14,8 miliardi di euro registrando una flessione di 5,5 miliardi di euro da inizio anno mentre l’esposizione dei crediti deteriorati lordi a fine anno e’ risultata pari a 45,1 miliardi di euro, in flessione rispetto a fine dicembre 2016 (-0,7 miliardi di euro) e sostanzialmente stabile rispetto al 30 settembre 2017. Il risultato operativo netto di Mps nel 2017 e’ risultato negativo per circa 3.977 milioni di euro a fronte di un valore negativo di 2.840 mln di euro registrato nell’anno precedente.
Margine di interesse a 415 milioni di euro, che risente della riduzione degli interessi sui crediti deteriorati e di volumi e tassi sugli attivi, in parte compensati dalla riduzione del costo del funding; commissioni pari a 363 milioni di euro, in crescita di circa il 2% t/t grazie al comparto wealth management
Costi operativi a 651 milioni di euro influenzati da componenti stagionali. Continuo avanzamento nella realizzazione del Piano di Ristrutturazione: già realizzate 1.800 uscite di personale attraverso il Fondo di Solidarietà (38% del target al 2021) di cui 1.200 avvenute il 1° novembre e chiuse complessivamente 435 filiali da gennaio 2017 a gennaio 2018 (ca. 70% del target al 2021) con sino ad ora limitato attrition rate (ca. 5% della raccolta complessiva relativamente alle filiali chiuse a Marzo 2017) e benefici economici attesi nei prossimi trimestri
Conti correnti e depositi stabili nel trimestre a circa 62 miliardi di euro (+11 miliardi da fine 2016); raggiunto l’obiettivo al 2019 di incremento della raccolta. In atto la riduzione del costo del funding (tassi medi sui depositi ridotti di 12 punti base nel trimestre)
Stabili i principali indicatori di asset quality (pro forma per il portafoglio in via di dismissione di 24,2 miliardi di euro): gross NPE ratio al 21,4%, net NPE ratio al 12,0%. Prosegue secondo la tempistica prevista il processo di cartolarizzazione: effettuata a gennaio 2018 la cessione del 95% dei titoli mezzanine ad Atlante II ed è in corso l’analisi del portafoglio da parte delle agenzie di rating, a cui seguirà la richiesta della garanzia statale (GACS)
Common Equity Tier 1 transitional al 14,8%, pari a circa 9 miliardi di euro. Completata con successo, a gennaio 2018, l’emissione di un prestito subordinato Tier 2 di 750 milioni di euro, con richieste che hanno ecceduto l’offerta di 3,6 volte. Counterbalancing capacity stabile nel trimestre (21 miliardi di euro), 15,2% del totale attivo