“Attendere migliori condizioni di mercato prima di lanciare una aumento distruttivo e respingere il raggruppamento azionario che preannuncia nuovi crolli in Borsa del titolo”. A chiederlo è stato l’avvocato Domenico Ricciardi, piccolo socio di Banca Monte dei Paschi, nel corso dell’assemblea straordinaria chiamata ad approvare l’aumento di capitale da 2,5 miliardi.
“I soci retail saranno esclusi dall’aumento, perdendo tutto, o dovranno sostenere esborsi macroscopici, con multipli di 8 volte che non sanno come procurarsi, essendosi azzerato il valore delle loro quote” ha poi dichiarato lo stesso Ricciardi. Preoccupata anche Maria Alberta Cambi, presidente dell’associazione Buongoverno: “Noi siamo molto arrabbiati con le precedenti gestioni, ora speriamo nella svolta. Però è l’ennesimo annientamento e accorpamento, così i piccoli azionisti subiranno l’ennesimo bagno di sangue, ma contiamo che si trovino strategie di garanzia. Comprendiamo la patata bollente che si è trovato in mano il nuovo Ad – ha detto Cambi – ma confidiamo in una svolta. Un piano industriale efficace darebbe un’immagine dignitosa e servirebbe anche per riconoscere il grande spirito dei dipendenti che hanno contribuito ad andare avanti nonostante questa situazione”.
Perplesso anche Maurizio Montigiani, dipendente Mps e membro dell’associazione Buongoverno: “La Banca Centrale Europea ha autorizzato la banca a tentare l’aumento di capitale, ma bisogna vedere se la commisione europea autorizzerà il ministero a partecipare nonostante le condizioni siano di un ripiano di perdite pregresse. Se partecipa solo il tesoro può sembrare un aumento di capitale mascherato agli occhi dei concorrenti”.
L’assemblea ha visto la partecipazione del Mef, che detiene il 64,23% delle quote di Banca Mps, e di circa l’1% dei soci di minoranza. Tra questi anche neo azionisti entrati recentemente: “Ho comprato una sola quota – ha raccontato una dipendente di Banca Mps – perché è un momento storico e volevo esserci. Frutterà molto perché per me essere qui oggi è significativo, come lo è per i miei colleghi: siamo emozionati e speriamo sia la volta buona per risolvere il problema”.