Come riporta laRepubblica.it il Tesoro torna a bussare alla direzione concorrenza della Commissione europea per sbloccare il dossier Mps. Il nuovo piano sembra ancora centrato sulla cessione massiva dei crediti difficili della banca, per poi subito dopo una fusione ad altro istituto italiano, come Ubi, Banco Bpm, Bper, Crédit Agricole.
La lettera del Tesoro all’Antitrust Ue sul Monte dei Paschi sembra essere in partenza. Le assunzioni in essa contenute, a quanto si apprende, si manterranno piuttosto sul generico, per essere dettagliate solo dopo la cessione di 11 miliardi di euro di crediti deteriorati (“Npe”) da mesi in cantiere. Solo ripulendo la banca da questo fardello, infatti, sarebbe possibile inserirla in possibili future fusioni. Il perno di questa vendita preliminare di crediti era e rimane Amco, la ex Sga pubblica che si era interessata da prima dell’estate a rilevare il pacchetto da 11 miliardi, e ha già iniziato le perizie sui portafogli.
Entro il 12 marzo 2020, infatti, il Tesoro deve presentare la lista per il rinnovo del cda del Monte, dove esprime la gran parte dei consiglieri a partire dall’ad Marco Morelli.
Toccherà poi all’assemblea convocata per il 6 aprile votarla.