Mps, Falciai: "Deluso dagli investitori". Morelli: "Ora il rilancio"

Di Redazione | 26 Dicembre 2016 alle 16:42

Mps, Falciai: "Deluso dagli investitori". Morelli: "Ora il rilancio"

Presidente e amministratore delegato di Mps sulla situazione dopo l’intervento dello Stato

“Lo Stato con Mps sin e’ mosso con solerzia e in modo encomiabile per risolvere una situazione momentanea”, “penso che in 18-24 mesi possa pensare a un’uscita anche soddisfacente in termini di investimento”: lo ha affermato il presidente di Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Falciai, in un’intervista al Corriere della Sera, commentando il piano di salvataggio per le banche in difficolta’ da 20 miliardi messo a punto dal governo. “Registro con una certa delusione che i due anchor investor che stavamo colloquiando con Jp Morgan, e che sembravano pronti a entrare, i fondi del Qatar e Sotros, alla fine si sono defilati”, ha osservato Falciai. Alla domanda se questo sia collegato alla vittoria del No al referendum costituzionale, Falciai ha risposto: “”E’ innegabile che anche gli investitori internazionali ponessero il tema di capire come poteva evolversi la situazione post referendum”. Quanto al suo futuro, Falciai si rimette alle decisioni del governo ora che lo Stato diventa il primo azionista di Mps: “Sono presidente da un mese” ma “il mio mandato non puo’ che essere a disposizione senza velo alcuno del nuovo azionista di maggioranza”.

Con l’intervento dello Stato ora Mps avrà più tempo per lavorare al rilancio. Lo afferma l’amministratore delegato Marco Morelli, che porterà avanti con convinzione il suo incarico al vertice della banca. “Ho accettato l’invito del cda – sottolinea – perchè credo fermamente nella possibilità di rilancio della banca. Sono convinto che la banca potrà comunque essere rilanciata”. “È un istituto radicato sul territorio – spiega Morelli in un’intervista sul Sole-24Ore – e nonostante le difficoltà è riuscito a mantenere uno stretto rapporto fiduciario con la clientela. Ciò che ho visto in questi mesi mi ha dato ulteriore conferma di aver fatto la scelta giusta indipendentemente dall’esito dell’operazione. Sono convinto che si può fare ancora molto”. “Questa banca – aggiunge l’ad – è stata sottoposta non solo agli stress test di vigilanza, ma a una serie unica di stress, commerciali e mediatici. In pochissime settimane è stato fatto tutto il possibile per portare a termine un’operazione di mercato. A questo punto bisogna guardare avanti e fare in modo che l’istituto esca da questa fase di indecisione”.

 



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