Mps, i sindacati: "Da nuovo cda e ad vogliamo chiarezza sugli obiettivi strategici per il rilancio"

Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin: "Ci aspettiamo sia una piena apertura al confronto con le Organizzazioni Sindacali, che una chiarezza sugli obiettivi strategici della Banca e sull’attuazione del Piano di Ristrutturazione 2017/2021, per un necessario e definitivo rilancio"

Di Redazione | 17 Maggio 2020 alle 15:45

Mps, i sindacati: "Da nuovo cda e ad vogliamo chiarezza sugli obiettivi strategici per il rilancio"

I sindacati Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin intervengono sul futuro di banca MPS, alle prese con il cambio di governance. La nota:

“In uno scenario di grande cambiamento dell’economia e conseguentemente del sistema creditizio italiano – il cui ruolo, ancor più in seguito all’emergenza sanitaria e sociale in atto, risulta essere fondamentale per il rilancio del Paese – il Monte dei Paschi di Siena rinnoverà il CDA e gli Organismi Societari nell’Assemblea degli Azionisti convocata per domani 18 maggio. Dal nuovo Consiglio e dal nuovo Amministratore Delegato ci aspettiamo sia una piena apertura al confronto con le Organizzazioni Sindacali, che una chiarezza sugli obiettivi strategici della Banca e sull’attuazione del Piano di Ristrutturazione 2017/2021, per un necessario e definitivo rilancio del Gruppo Monte Paschi”.

“Il futuro del Gruppo, infatti, non potrà che avere come punti fermi la totale salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali dei Dipendenti e la valorizzazione interna di Lavoratrici e Lavoratori attraverso l’ascolto e l’accoglimento dei loro bisogni, la tutela del loro benessere psico-fisico ed il rispetto e l’implementazione della loro professionalità, che sino ad oggi hanno permesso al Gruppo MPS di continuare a competere sul mercato. Così come risultano imprescindibili il mantenimento dell’integrità societaria ed organizzativa del Gruppo e la conservazione dell’attuale insediamento territoriale della Banca, elemento fondamentale per confermare il Monte come punto di riferimento per il sostegno economico a famiglie ed imprese. Riteniamo anche, considerata la congiuntura economica e finanziaria in cui il settore bancario ha operato negli ultimi anni, che alcuni dei vincoli stabiliti con la Commissione Europea nel Piano di Ristrutturazione originario siano ormai da considerarsi non più coerenti con il mutato contesto socio-economico. La permanenza a tempo indeterminato del MEF nel capitale azionario del Gruppo potrebbe inoltre essere un importante strumento per assicurare stabilità prospettica all’attività della Banca e per ottimizzare il sostegno all’economia reale del Paese”.

“Per questi motivi, le Organizzazioni Sindacali richiamano il Governo ed il MEF all’assunzione delle specifiche responsabilità che loro competono, in virtù del ruolo dagli stessi esercitato all’interno della compagine proprietaria della Banca. È infatti indispensabile che qualunque proposta e qualunque programma aventi per obiettivo il risanamento del Monte dei Paschi, non possano prescindere dalla piena partecipazione di tutte le Lavoratrici e di tutti i Lavoratori alla definizione dei progetti che riguardano il loro futuro professionale e personale”.



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