Mps, il cda di Mediobanca "rigetta" l'offerta pubblica di scambio

In una nota dell'istituto guidato da Alberto Nagel diffusa al termine del cda si legge che l'offerta di Mps è da ritenersi ostile e contraria agli interessi di Mediobanca"

Di Redazione | 28 Gennaio 2025 alle 14:28

Mps, il cda di Mediobanca "rigetta" l'offerta pubblica di scambio

Il cda di Mediobanca “rigetta” l’offerta pubblica di scambio “non concordata” lanciata da Mps, ritenuta “fortemente distruttiva di valore”. Lo si legge in una nota dell’istituto guidato da Alberto Nagel.

“La presenza degli stessi azionisti in Mps, Mediobanca e Assicurazioni Generali nell’ambito di un’offerta esclusivamente in azioni, configura una potenziale disomogeneità negli interessi rispetto al resto della compagine azionaria”. Lo scrive Mediobanca nella nota diffusa al termine del cda dove rileva che “l’operazione è caratterizzata dai rilevanti intrecci azionari di Delfin e Caltagirone”.

L’offerta di Mps su Piazzetta Cuccia “è da ritenersi ostile e contraria agli interessi di Mediobanca. Fermo restando che Mediobanca si esprimerà sull’offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge, sulla base dell’analisi del comunicato il consiglio di amministrazione di Mediobanca ritiene l’offerta priva di razionale industriale e finanziario, e dunque distruttiva di valore per Mediobanca”.

Il calo in Borsa del titolo Mps dopo l’annuncio dell’offerta su Mediobanca “ne testimonia la fragilità’ del corso di borsa, che rende improbabile il buon esito dell’operazione. Rispetto al prezzo ‘undisturbed’ di Mediobanca di 15,23 euro alla chiusura del 23 gennaio 2025 l’offerta basata sul prezzo di borsa dell’offerente rappresenta uno sconto del 3% sulla base del prezzo di Mps del 27 gennaio (6,41 euro), uno sconto dell’7% guardando alla media a 3 mesi di Mps (6,15 euro) e uno sconto del 15% guardando alla media a 6 mesi di Mps (5,62 euro), uno sconto del 28% guardando alla media 12 mesi di Mps (4,77 euro)”.

I rappresentanti di Delfin e Caltagirone nel cda di Mediobanca non hanno votato sulla presa di posizione del board contro l’offerta di Mps sull’istituto guidato da Alberto Nagel. “Il presente comunicato è stato approvato dal consiglio di amministrazione con l’astensione dei consiglieri Sandro Panizza e Sabrina Pucci”, si legge nella nota.



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