Mps, il cda ha deciso all’unanimità di non procedere con l’azione di responsabilitá nei confronti degli ex vertici della banca.
In particolare, si decideva se intervenire nei confronti di Alessandro Profumo, dal momento che nei primi giorni di agosto sarebbe scaduto il limite massimo di cinque anni dall’abbandono della carica per poter procedere.
Stando a Dagospia, l’ad Bastianini e i membri del cda che erano favorevoli all’azione di responsabilità alla fine hanno dovuto prendere atto che non c’erano le basi giuridiche per intervenire, sulla base di alcuni pareri legali. L’ex presidente della banca è imputato a Milano con l’ex ad Viola per aggiotaggio e falso in bilancio.