Mps e i sindacati della banca stanno per chiudere l’accordo sull’uscita di 3.500 dipendenti entro la fine dell’anno, su base volontaria e con la permanenza nel Fondo esuberi fino a sette anni.
L’intesa, a quanto si apprende, dovrebbe essere siglata già domani, alla vigilia del Cda che il 4 agosto si riunirà per approvare i conti del semestre, che saranno comunicati al mercato venerdì mattina.
Intanto la Commissione Ue ha approvato, ai sensi delle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato, una serie di impegni riveduti presentati dall’Italia, che vanno a sostituirsi agli impegni iniziali in base ai quali era stata approvata la ricapitalizzazione precauzionale di Banca Monte dei Paschi di Siena. La Commissione, si legge in una nota, ha valutato la richiesta dell’Italia e ha concluso che “la proroga del termine per completare la ristrutturazione della banca e realizzare la vendita della partecipazione dello Stato italiano in Mps è accettabile, e che gli impegni rivisti bilanciano adeguatamente tale proroga”.
Il Ministero dell’economia e finanze conferma di aver ricevuto la comunicazione da Bruxelles. “La Commissione europea ha comunicato al Ministero dell’Economia e delle Finanze la decisione di aver approvato la revisione degli ‘Impegni’ che erano stati assunti dalla Repubblica italiana al fine di consentire, ai sensi della normativa eurounitaria e italiana, la ricapitalizzazione precauzionale della Banca Monte dei Paschi di Siena nel 2017”.
Gli impegni, spiega il Tesoro, sono stati “rivisti sulla base di una proposta sottoposta nel corso di luglio all’istituzione europea dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ad esito di una costruttiva interlocuzione condotta tra i rispettivi uffici nei mesi precedenti, e sono coerenti con gli obiettivi del piano industriale recentemente approvato da Mps”. I contenuti della decisione – puntualizza il Mef – verranno resi pubblici dalla Commissione europea nelle prossime settimane, come da prassi nelle decisioni in materia di Aiuti di Stato.