Passaggio obbligatorio dopo l’imputazione coatta del gip sugli ex manager Mps
La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, ex presidente ed ex ad di Mps e di Paolo Salvadori, ex presidente del Collegio sindacale dell’istituto, accusati di falso in bilancio e aggiotaggio, nel filone di indagine che riguarda la contabilizzazione a ‘saldi aperti’ dei derivati Santorini e Alexandria. La richiesta di processo inviata all’ufficio gip dai pm Stefano Civardi, Mauro Clerici e Giordano Baggio e’ un passaggio obbligatorio dopo che, lo scorso aprile, si sono visti respingere la richiesta di archiviazione della posizione dei tre manager e ordinare l’imputazione coatta dal giudice delle indagini preliminari Livio Cristofano.
Sempre nell’ambito di questo filone di indagine, il sostituto pg Felice Isnardi, che in seguito all’archiviazione disposta dalla Procura dell’istituto senese, indagata in base alla legge sulla responsabilita’ degli enti, aveva disposto come prevede il codice nuovi accertamenti sulla banca, ha ritrasmesso gli atti ai pm affinche’ chiudano l’inchiesta con il deposito degli atti in vista di una riunione del procedimento con quello di Profumo, Viola e Salvadori. La tranche d’indagine, trasmessa da Siena la scorsa estate, riguarda la contabilizzazione a ‘saldi aperti’ dei derivati Santorini e Alexandria, operazioni strutturate la prima con Deutsche Bank e la seconda con Nomura. I pm Civardi, Baggio e Clerici, coordinati dal procuratore Francesco Greco, sostenevano che Viola, ora ad della Popolare di Vicenza e Profumo – la cui nomina alla guida di banca Leonardo dovrebbe essere ratificata domani dall’assemblea dei soci- visti il ‘restatement’ del bilancio di Mps da loro effettuato e la scoperta dei vari ‘trucchi’ che sarebbero stati adottati da chi li ha preceduti per abbellirlo e nascondere ‘buchi’, avrebbero agito senza alcuna intenzione di falsificare i bilanci ne’ di occultare le perdite. Del tutto diversa, invece, e’ stata la lettura del gip Cristofano: in linea con il Codacons, alcuni piccoli azionisti e Giuseppe Bivona, partner e co-fondatore di Bluebell Partners, che si erano opposti alla proposta di archiviazione e valorizzando una nuova consulenza tecnica sui bilanci Mps voluta dal pg Isnardi, ha ravvisato nelle condotte dei manager, Salvadori compreso, presunti profili ingannevoli nei confronti del mercato ritenendo che quella contabilizzazione non ha dissipato le ambiguita’ sui derivati e che la vicenda debba essere vagliata da un Tribunale. Vicenda per la quale sono state archiviate altre 7 posizioni. Sulla richiesta di rinvio a giudizio ora la parola passa a un nuovo giudice.