Mps: l'utile del primo trimestre scende del 92%. Il 23 giugno la presentazione del piano industriale

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Di Redazione | 6 Maggio 2022 alle 12:15

Mps: l'utile del primo trimestre scende del 92%. Il 23 giugno la presentazione del piano industriale

Mps ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 9,7 milioni di euro, in calo del 91,9% rispetto ai 119,3 milioni dello stesso periodo dello scorso anno a causa del “maggior contributo dalla cessione di titoli registrato nel primo trimestre 2021, nonché di minori accantonamenti ed inferiori oneri di sistema”.

Il risultato è invece in miglioramento rispetto alla perdita di 79 milioni registrata nel quarto trimestre del 2021. Insieme ai conti Mps ha indicato nel 23 giugno la data di presentazione del nuovo piano.

“Al momento il piano è in corso di revisione al fine di definirne in dettaglio le direttrici e le azioni sottostanti, di tener conto dell’evoluzione del mutato scenario economico e di recepire quanto derivante dal confronto” con Bce e Dg Comp, spiega Mps, secondo cui non è ancora possibile ipotizzare “una stima precisa dei tempi necessari” per la sua approvazione e per l’autorizzazione del connesso aumento di capitale.

“Le azioni più urgenti” che Mps deve intraprendere sono “sul lato dell’efficienza, perché siamo consapevoli che la struttura dei costi della banca richiede aggiustamenti in relazione alla capacità di generare utili”, ha detto l’ad di Mps, Luigi Lovaglio, in conference call con gli analisti.

L’obiettivo di Lovaglio è arrivare al 23 giugno con “la parte significativa, gli elementi chiave del piano che siano già in linea con le aspettative della Bce, almeno questo è quello che stiamo cercando di raggiungere”, ha aggiunto. “Non posso dire adesso con sicurezza che tutto sarà sistemato per il giorno della presentazione ma rifletteremo le indicazioni della Bce e speriamo che possa avere la sua positiva validazione”.

“Stiamo andando avanti nella revisione del piano industriale, focalizzandoci su poche e chiare priorità: il sostegno dei nostri clienti, il miglioramento dell’efficienza operativa, il mantenimento di un basso profilo di rischio, la ricostruzione della solidità della banca e della capacità di essere profittevole in modo sostenibile”, ha detto ancora l’Ad, indicando i costi come “un’area cruciale in cui dobbiamo avere significativi miglioramenti”.

Anche in tema di crediti deteriorati “vogliamo mantenere un approccio conservativo in quanto siamo fortemente convinti che l’asset quality sarà uno dei pilastri del nostro business plan e che abbiamo spazio per una ulteriore ottimizzazione”.

Per quanto riguarda i rischi legali “sono consapevole che si tratta di un’area critica per noi e che dobbiamo dare chiarezza al mercato in merito a quale approccio avremo con questa eredità”. Su questo come su altri temi, come il capitale e le fabbriche prodotto, Lovaglio ha rinviato a giugno: “saremo più precisi con la presentazione del piano industriale”.



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