Marco Morelli, si avvicina la nomina a nuovo amministratore delegato di Mps
Per Marco Morelli l’ingresso nella stanza dei bottoni di Mps si fa piu’ vicino. La Bce ha gia’ espresso un primo ‘via libera’ informale alla sua candidatura alla carica di amministratore delegato dell’istituto senese. A sottoporre all’Eurotower il nome dell’ad di Merrill Lynch in Italia sono stati i ‘cacciatori di teste’ di Egon Zehnder, che con la Banca Centrale hanno anche un rapporto di consulenza. L’stituto di Francoforte non ha un ruolo ufficiale nella scelta del nuovo ad, ma dovra’ dare il benestare definitivo al Piano di risanamento della banca. Per martedi’ e’ in programma un vertice con la Bce, a cui parteciperanno il presidente di Rocca Salimbeni, Massimo Tononi, e il presidente del comitato nomine, Alessandro Falciai. In tempi molto stretti sara’ poi fissato il cda per la nomina del nuovo ad. Morelli – che e’ stato gia’ tre volte ‘papabile’ per l’incarico di ad, prima di Banca Intesa, poi di Poste e, ultimamente, Unicredit – ha gia’ avuto contati pure con il ministero dell’Economia, anche se il suo nome sara’ presentato ufficialmente lunedi’ da Egon Zehnder a Mps, insieme a quello di Roberto Nicastro. Il presidente delle quattro good banks, pero’, difficilmente lascera’ senza aver completato l’opera che sta portando avanti. Prima della nomina di Morelli, dovra’ essere anche valutato il ‘peso’ di una sanzione amministrativa da 208 mila euro che nel 2013 Bankitalia gli inflisse per il suo ruolo di responsabile aziendale in Mps ai tempi della vicenda Antonveneta. Il banchiere venne coinvolto anche nell’indagine penale, ma ne usci’ completamente, con l’archiviazione. Il primo ‘via libera’ della Bce sembra pero’ escludere che quel provvedimento possa avere delle conseguenze. C’e’ poi chi ricorda che una multa inflitta nel 2010 dalle autorita’ francesi a Jean-Pierre Mustier non e’ stata di ostacolo alla sua nomina al vertice di Unicredit. Il ministro Pier Carlo Padoan, intanto, ha di nuovo rassicurato i mercati: “Sono convinto che la scelta di un nuovo ad, mi auguro in tempi rapidi, rafforzi il piano e non lo modifichi”. Mentre il direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, ha ribadito che “l’obiettivo generale della stabilita’ finanziaria in Italia e in Europa” e’ piu’ rilevante della “proprieta’ di Mps e delle good banks”. Riguardo al piano di salvataggio di Rocca Salimbeni, comunque, e’ certo che almeno l’aumento di capitale fino a 5 miliardi, inizialmente previsto per la fine dell’anno, slittera’ ai primi mesi del 2017, anche per far passare un congruo lasso di tempo dal referendum costituzionale e far scemare le fibrillazioni politiche pre e post voto. Non a caso, anche il collocamento della seconda tranche di Poste potrebbe sconfinare nell’anno prossimo. Intanto, Corrado Passera continua a seguire la situazione. Solo pochi giorni fa a Cernobbio ha ribadito di essere sempre pronto a dare il proprio contributo e ha ricordato come il piano di salvataggio sia “in corso di modifica e si stia avvicinando a quanto da noi proposto”.