“Svendere a Unicredit è inaccettabile. La banca più antica del mondo non merita questa fine”. Così il leader della Lega Matteo Salvini commenta la vicenda che ruota intorno alla Banca Monte dei Paschi di Siena. Presente questa mattina a Siena in Piazza Salimbeni insieme al sindaco Luigi De Mossi e al candidato del centrodestra alle prossime elezioni suppletive Tommaso Marrocchesi Marzi, Salvini ha spiegato un progetto alternativo per il futuro della banca senese. “Siamo qua in difesa del lavoro, di ogni singolo posto di lavoro legato al Monte dei Paschi di Siena – dice Salvini – Raccoglieremo le firme che porterò personalmente al presidente Draghi perché Mps diventi il terzo polo bancario di questo paese. Intorno a Mps possono unirsi altre banche delle stesse dimensioni, penso alla Puglia, alla Liguria, alla Lombardia e alla stessa Toscana, per diventare la banca delle piccole-medie imprese“.
“Per la sinistra Siena è stata per 50 anni un bancomat, in cui andare a prelevare senza restituire: per noi non è così – prosegue il leader della Lega – Penso che la candidatura di Letta e le dimissioni di Padoan siano una vergogna, perché che qualcuno si dimette a Siena per andare a fare il presidente della banca che poi dovrebbe comprarsi un pezzo di Mps a spese dei senesi e degli italiani è una cosa che dovrebbe interessare non solo i senesi ma anche qualche Procura”.