Mps, si parla di ispezione in corso da parte della Bce

Di Redazione | 7 Luglio 2016 alle 21:28

Mps, si parla di ispezione in corso da parte della Bce

Viola dopo il cda Mps: “Verso soluzione definitiva. Risultati della Banca restano positivi”

La notizia trapela da un lancio Ansa delle 20,24: un’ispezione della Bce sarebbe in corso nella sede Mps a Siena. Come di consueto la squadra di ispettori sarebbe composta anche da funzionari della vigilanza della Banca d’Italia. Un portavoce della Bce, contattato telefonicamente, non ha commentato queste indiscrezioni. Nell’istituto è riunito il Cda della banca per rispondere all’Eurotower che ha chiesto di raddoppiare, fino a quota 10 miliardi, la dismissione di Npl da qui al 2018.

Intanto si è svolto il cda della Banca. “Stiamo lavorando intensamente con le Autorità per individuare in tempi brevi una soluzione strutturale e definitiva degli Npl, tutto ciò in un contesto nel quale, anche nel secondo trimestre, l’andamento della gestione caratteristica e l’evoluzione patrimoniale/finanziaria della banca risultano positivi, confermando le tendenze registrate nel primo trimestre”. Così il Ceo di Mps, Fabrizio Viola, a margine del Cda riunitosi in data odierna in seduta ordinaria.

“Abbiamo condiviso ed approvato la nostra risposta alla bozza di lettera che la Bce ci ha anticipato nei giorni scorsi. Come da intese ora attendiamo di ricevere da Bce la lettera nella versione definitiva. Riteniamo quindi corretto e doveroso dare disclosure sia dei contenuti della lettera di Bce che di quelli della nostra posizione solo nel momento in cui questo scambio si sia concluso”, ha poi detto.

Il titolo Mps ha invertito la rotta in Borsa e dopo uno stop al ribasso è rientrato ora alle contrattazioni con un calo del 2,6% a 0,27 euro.  A questi prezzi la capitalizzazione ripiomba quindi sui 777 milioni di euro. In chiusura la flessione è state del 5,79%.  Il titolo entrato in leggero ritardo agli scambi aveva guadagnato stamani il 5% a 0,29 euro nel giorno del Cda della banca per rispondere alla lettera della Bce che ha chiesto di smaltire quasi 10 miliardi di sofferenze nette in tre anni, il doppio di quanto previsto dall’attuale piano della banca.

La notizia, di lunedì, ha provocato il crollo del titolo, da ieri tuttavia in recupero con lo stop della Consob alla vendite allo scoperto mentre si ragiona su un aumento da capitale da 3 miliardi garantito dallo Stato. 



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