Nuovi accertamenti della Procura di Milano sul filone di inchiesta che ha visto coinvolti anche Profumo e Viola
La Procura generale di Milano farà nuovi accertamenti sulla posizione di Monte dei Paschi, indagata per la legge 231 in un filone di inchiesta in cui sono indagati, tra gli altri, anche l’ex ad e l’ex presidente dell’istituto senese Fabrizio Viola e Alessandro Profumo. Per gli indagati persone fisiche, ma anche per la banca, persona giuridica, i pm hanno chiesto nei mesi scorsi l’archiviazione, ma ora il sostituto pg Felice Isnardi (lo stesso magistrato che ha avocato l’inchiesta sulla Piastra Expo che vede indagato Giuseppe Sala, ndr) in base ad una norma di legge, ha optato per ulteriori approfondimenti sulla posizione dell’istituto di credito. La notizia, pubblicata oggi da ‘la Repubblica’ è stata confermata da fonti qualificate.
Lo scorso primo settembre, la Procura di Milano ha chiesto di archiviare le posizioni di Viola e Profumo (e quelle di altre 9 persone) accusati di falso in bilancio, aggiotaggio e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza, dopo che poco più di un mese prima il fascicolo era stato trasmesso per competenza territoriale da Siena a Milano. I due ex vertici erano stati indagati per la gestione successiva a quella degli ex amministratori di Rocca Salimbeni, Antonio Vigni e Giuseppe Mussari – ora a processo a Milano assieme ad altri imputati – in relazione alla contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria, operazioni strutturate la prima con Deutsche Bank e la seconda con Nomura. I pm Stefano Civardi, Mauro Clerici e Giordano Baggio hanno anche emesso un atto di archiviazione per la posizione della banca, dandone comunicazione, come prevede la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, alla Procura generale che, sempre in base alle norme, “può svolgere gli accertamenti indispensabili e, qualora ritenga ne ricorrano le condizioni, contesta all’ente le violazioni amministrative conseguenti al reato entro sei mesi dalla comunicazione”. E il sostituto pg Isnardi ha deciso proprio di disporre nuovi accertamenti affidati al Nucleo di polizia valutaria della Gdf. Per Profumo, Viola e gli altri indagati, invece, è fissata per il prossimo 15 marzo udienza davanti al gip Livio Cristofano, dopo le opposizioni alla richiesta di archiviazione presentate dal Codacons e da alcuni piccoli azionisti. In teoria la Procura generale, potrebbe anche decidere, usando sempre una facoltà di legge, di presentarsi in quell’udienza per avocare a sé l’inchiesta.