Emissione di bond per ripristinare livelli di liquidità di Mps
Mps potrebbe tornare a raccogliere capitali con l’emissione di bond per ripristinare i livelli di liquidità. Per il quotidiano Il Sole 24 Ore, Rocca Salimbeni potrebbe bussare alla porta del mercato con due obbligazioni da collocare entro febbraio. Si lavora anche al nuovo piano industriale da presentare alla Bce al servizio dell’aumento di capitale, al momento di 8,8 miliardi, richiesto dalla Vigilanza e che verrà sottoscritto, fino a un massimo 6,6 miliardi, dal Tesoro. Tra gli “hot issue” resta il nodo dell’uscita dal bilancio delle sofferenze. Secondo il quotidiano si starebbe studiando la soluzione di una bad bank aperta a cui cedere questi crediti deteriorati “in cambio di azioni da assegnare ai propri azionisti (in gran parte dal Tesoro)”. Sostanzialmente gli attuali soci di Mps diverrebbero azionisti della bad bank. Da notare, che una proposta simile, seppur nell’ambito di una ricapitalizzazione privata del Monte, era parte del progetto delineato a suo tempo, ma respinto, da Corrado Passera. Una proposta simile era stata formulata anche dall’Associazione Vittime del Salva-banche.
Intanto nel dibattito su Mps da registrare l’intervento di Berlusconi. L’operazione dello Stato nel Monte dei Paschi di Siena è necessario nel nome dell’interesse nazionale. Ad affermarlo in una intervista a Libero è stato per l’appunto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. “Al di là dell’affetto che mi lega al Monte Paschi, la sua saldezza e la credibilità del sistema bancario sono un interesse nazionale prioritario. Il Monte dei Paschi – afferma – è la banca più antica del mondo, una nostra gloria nazionale. La sua caduta innescherebbe un effetto-domino incontrollabile”. Per Berlusconi “bisogna assolutamente intervenire al di là del fatto che sia stata una pertinenza della sinistra. Io non ragiono così, quando è in gioco l’interesse nazionale”.