Mps, per Viola compensi 2016 pari a oltre sette milioni di euro

Di Redazione | 10 Marzo 2017 alle 18:37

Mps, per Viola compensi 2016 pari a oltre sette milioni di euro

I compensi di Fabrizio Viola ex amministratore delegato di Mps

Nel 2016 l’ex amministratore  delegato di Mps, Fabrizio Viola, ha maturato compensi per 4,38 milioni di euro circa, per 3,09 milioni di euro legati alla buonuscita incassata a seguito della risoluzione del rapporto di lavoro avvenuta a settembre, quando su sollecitazione del Tesoro e di Jp Morgan ha rassegnato le sue dimissioni.

Viola, si legge nella relazione sulla remunerazione, ha devoluto a Mp Solidale (il fondo creato dalla banca a sostegno dei dipendenti in difficolta’) l’emolumento da Ad (la quota maturata nel 2016 ammonta a 170 mila euro). Per poco piu’ di 3 mesi di lavoro, Marco Morelli, succeduto a Viola il 20 settembre scorso, ha maturato 818 mila di compensi, di cui 300 mila euro a titolo di bonus d’ingresso. A partire dall’1 dicembre il numero uno di Mps ha rinunciato al 50% dell’emolumento per la carica di Ad, pari a 400 mila euro su base annua, per devolverlo a favore di MP Solidale. A devolvere a Mp Solidale l’intero emolumento ricevuto nel 2016 per l’incarico di presidente, pari a 500 mila euro su base annua, e’ stato l’ex presidente Massimo Tononi.

La relazione sulla remunerazione ricorda che il contratto di Morelli prevede, in caso di recesso senza giusta causa da parte della banca entro tre anni dall’assunzione, il riconoscimento sino a 24 mensilita’ di retribuzione globale di fatto, previa rinuncia a qualsiasi pretesa nei confronti del gruppo. L’emolumento fisso assegnato a Morelli per l’incarico di direttore generale ammonta a 1,4 milioni di euro, a cui si aggiungono 400 mila euro per l’incarico di Ad (devoluto per meta’ da Morelli a Mp Solidale). Il bonus di ingresso di 300 mila euro e’ stato accordato nel 2016 “a titolo di indennita’ risarcitoria a copertura delle conseguenze pregiudizievoli derivanti dall’anticipata cessazione del precedente rapporto di lavoro”. Il compenso fissato dall’assemblea di Mps per il l’incarico di presidente ammonta a 500 mila euro. Alessandro Falciai, presidente dal 24 novembre scorso, ma consigliere per l’intero esercizio ha ricevuto 153 mila euro. La relazione sulla remunerazione ricorda che l’approvazione del piano industriale da parte di Direzione generale Competition della Commissione Ue “comportera’ l’applicazione di ‘commitment’ (impegni) a carico della Banca che potrebbero incidere, anche in maniera significativa, sulle politiche di remunerazione del personale”.



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