Multiutility toscana, a Palazzo Vecchio a Firenze anche il Comune di Siena per sancire il via libera

Al convegno era presente anche l'Assessore alle Partecipate di Siena Enrico Tucci che ha parlato di un'occasione per dare omogeneità dei servizi ad un territorio frammentato come quello senese

Di Redazione | 9 Marzo 2024 alle 18:30

Al Convegno organizzato da Forbes sulla Multiutility a Firenze era presente anche l’Assessore alle partecipate del Comune di Siena Enrico Tucci. Una presenza “pesante” per dare il proprio sì alla nascita della Multiutility e per dare omogeneità ad un territorio molto frammentato e diversificato come quello della provincia di Siena.

“A Siena siamo ai maestri della frammentazione, avendo 17 contrade che poi si ricompongono in una sola città – spiega l’Assessore alle Partecipate del Comune di Siena Enrico Tucci, presente al Convegno, parlando di Siena e della sua provincia -. Abbiamo anche una provincia molto frammentata, perché abbiamo 35 comuni e ognuno con le sue peculiarità. La Multiutility è un fattore unificante di tutte queste frammentazioni e il nostro auspicio è che oltre ad essere unificante ci dia omogeneità dei servizi sul territorio a tariffe più sopportabili dai cittadini”.
A credere fermamente al progetto è stato Francesco Macrì, Presidente di Estra, che vede nella Multiutility non solo una risposta più semplice alle esigenze dei cittadini ma anche una possibilità di creare ricchezza e economia.

“I servizi pubblici non producono più un’economia di sussistenza come negli anni ’90 o 2000 – spiega il Presidente di Estra, Francesco Macrì -. Oggi i servizi pubblici nella nostra Regione possono contribuire non solo a dare un servizio efficiente adeguato, ma possono contribuire a sviluppare Pil, a sviluppare anche gli aspetti sociali economici dei nostri territori, è diventata un’economia abilitante. In questo senso servono strutture adeguate, società complesse articolate in grado di realizzare economie di scala importanti, produrre efficienza, a garanzia di maggiori investimenti nei nostri territori, riduzione delle tariffe e maggiori dividendi che nel nostro caso si riversano sempre sulle amministrazioni e quindi sui cittadini”.



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