Il Museo Archeologico di Monteriggioni festeggia un primo anno ricco di soddisfazioni

Un anno da incorniciare: tante presenze, tante attività e da oggi anche il MaM è tra i musei riconosciuti di rilevanza regionale

Di Redazione | 22 Luglio 2024 alle 9:00

Il Museo Archeologico di Monteriggioni festeggia un primo anno ricco di soddisfazioni

Il 22 luglio 2023 in un caldo pomeriggio d’estate il sindaco Andrea Frosini e l’Assessore alla Cultura Marco Valenti, insieme alle maggiori istituzioni toscane come Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, Pietro Milone, questore della provincia di Siena e Gabriele Nannetti, Soprintendente SABAP delle province di Siena, Grosseto e Arezzo, inauguravano il MaM – Museo Archeologico di Monteriggioni all’interno del complesso monumentale di Abbadia Isola.

Un progetto innovativo: riportare a Monteriggioni in modo permanente, quindi nel luogo di ritrovamento, una parte delle centinaia di reperti che, per vicende antiquarie, erano e sono ancora disseminati nel mondo dopo gli scavi del Casone di fine XIX-inizi XX secolo. Anche un progetto strutturale: creare un centro che non fosse solo luogo di conservazione del patrimonio, bensì un nuovo polo culturale, dove ogni evento doveva diventare – e lo è diventato – un momento di crescita e di arricchimento delle persone e della comunità. Infine un progetto ambizioso: facendo forza sull’immagine del Castello di Monteriggioni, cercare di distribuire le presenze sul territorio, ampliando l’offerta turistica ed esperienziale della visita a Monteriggioni. E i numeri, a oggi, sembrano dar ragione: oltre 23.000 presenze nel primo anno di apertura, decine di iniziative che popolano gli ambienti dell’antica abbazia, attività di scavo e ricerca archeologica che, per la prima volta in modo non episodico ma con un piano quinquennale già sottoscritto da Comune, Università degli Studi dell’Aquila e SABAP SI-GR-AR, interesserà il territorio con continuità, attraendo ricercatori e studiosi. Infine, notizia freschissima, a seguito della richiesta del Comune con domanda sul portale del MiC-Sistema Museale Nazionale, la Regione Toscana, con il decreto n. 16088 del 12 luglio 2024 della Responsabile del Settore Patrimonio Culturale, Museale e Documentario, Siti Unesco, Arte contemporanea, ha riconosciuto il MaM – Museo Archeologico di Monteriggioni Museo di rilevanza Regionale.

“Sono molto orgoglioso del traguardo raggiunto» afferma il Sindaco Andrea Frosini «e l’attribuzione della rilevanza regionale corona anni di progettazione e dodici mesi di attività continue sempre più apprezzate dalla comunità e da un ampia fascia di pubblico. I musei sono fatti per le persone, affinché si emozionino e scelgano di passare una parte del loro tempo in queste strutture. La chiave vincente di progetti come il MaM è proprio l’averlo concepito alla stregua di un’arena in cui la socializzazione e la cultura come strumento di crescita sono al primo posto. Inoltre, ad Abbadia Isola, non si è voluto certo rappresentare un “antiquarium” a corredo di un’area monumentale; bensì essa stessa è totalmente un museo oltre che un organismo vivo, in evoluzione e dedita sia alla didattica sia alla ricerca e improntata come spazio di trasmissione culturale, di dialogo interculturale, di apprendimento, di discussione e di formazione, per la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile, oltre che piattaforma di benessere esperienziale accessibile e inclusiva divenendo realmente “a misura d’uomo”. Per questi motivi, per esempio, fa già parte della rete dei Musei Toscani per l’Alzheimer”.

Prosegue l’Assessore alla Cultura e al Turismo Marco Valenti: “Narrare la Storia e l’Archeologia rappresenta un’arte, quella di trasmettere contenuti complessi in un linguaggio semplice. Vuole dire diffondere cultura in modo comprensibile a tutti e riuscire anche a emozionare; contaminare il racconto archeologico con eventi capaci di attrarre le persone abituandole a frequentare e vivere tali spazi. Questa, oltre agli aspetti etici per noi fondamentali, è la filosofia che stiamo mettendo in campo al Museo. Abbiamo la convinzione che proprio la cultura deve essere interrelazione, socializzazione, divertimento. Solo così è possibile riuscire a far crescere le persone e a trasmettere conoscenza”.

“Al taglio del nastro – continua Giacomo Baldini, direttore del MaM – tutti noi eravamo consapevoli di aver svolto un buon lavoro e sapevamo che avremmo dovuto impegnarci a fondo perché il progetto era ambizioso e solido, ma avrebbe avuto bisogno di impegno costante. In pochi, forse, si immaginavano che il Museo, in breve tempo, sarebbe diventato un punto di riferimento così importante sul territorio, un luogo dove non solo si fruisce di cultura, ma si fa cultura. E di questo dobbiamo ringraziare gli amministratori, a partire dal sindaco Andrea Frosini, che ha sempre creduto nel progetto anche quando le difficoltà del Covid sembravano minarne la concretizzazione, e l’Assessore alla Cultura Marco Valenti, anima del progetto, che quotidianamente spinge tutti noi verso nuove, appassionanti sfide. Ma un grazie sincero va a tutti gli archeologi, gli antropologi, gli storici che collaborano con noi, agli artisti che vivono il MaM e a tutta la struttura della Monteriggioni AD 1213, che ha in gestione il museo, la cui professionalità è per tutti noi motore di ulteriori sfide”. L’anno di vita del MaM sarà raccontato martedì 23 luglio in una serata evento all’interno del chiostro di Abbadia Isola, dedicata e inserita nell’iniziativa regionale “Le Notti dell’Archeologia”, con aggiornamenti sulle ricerche archeologiche in corso sul territorio oltre che interessanti e inedite sorprese. Al termine della narrazione il pubblico sarà guidato, in notturna, a visitare il vicino cantiere di scavo sotto la guida del professor Matteo Milletti dell’Università di L’Aquila che dirige gli archeologi qui impegnati sino al 10 agosto. L’ingresso è gratuito ma si richiede la prenotazione. Info e prenotazioni: 0577 304834; [email protected]



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