Museo Civico Siena, Fabio: "Fine lavori e apertura Quadreria entro la fine dell’anno"

Il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio ha risposto in consiglio comunale all’interrogazione della consigliera del gruppo Partito Democratico Gabriella Piccinni

Di Redazione | 18 Ottobre 2024 alle 20:00

Museo Civico Siena, Fabio: "Fine lavori e apertura Quadreria entro la fine dell’anno"

Il progetto del riallestimento del Museo Civico, con particolare riguardo alla Quadreria, e i tempi dell’avvio del restauro degli affreschi del Buon Governo sono stati al centro dell’interrogazione presentata in Consiglio Comunale, dalla consigliera del gruppo Partito Democratico, Gabriella Piccinni. All’interrogazione ha risposto il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio.

“Il progetto esecutivo sulla valorizzazione del Museo e della Quadreria – ha spiegato il Sindaco – è stato approvato con specifica delibera a novembre 2023 per un importo complessivo di 150 mila euro, inserito come intervento nel programma triennale dei lavori pubblici 2023-2025. La genesi di tale intervento risale al febbraio 2018, a seguito di un incontro con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio avvenuto con l’amministrazione in carica. Fu concordato con l’ex funzionario storico dell’arte Alessandro Bagnoli di effettuare una selezione di opere da esporre secondo considerazioni di ordine conservativo. Tra le finalità, l’allestimento di un percorso di visita coerente ed esemplificativo delle raccolte civiche di opere d’arte attraverso una selezione operata su base cronologica e operativa”.

“Contestualmente – ha proseguito Fabio – il servizio Politiche culturali ha provveduto a programmare le attività di restauro e manutenzione delle opere d’arte selezionate per l’esposizione all’interno del nuovo allestimento. Sia i lavori relativi agli incarichi inerenti la parte tecnica che quelli inerenti le operazioni di manutenzione e restauro delle opere d’arte sono entrati in fase operativa e si trovano in stato avanzato”.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento dei lavori relativi alla Quadreria, il Sindaco Fabio ha aggiunto: “E’ stata completata l’impiantistica e l’illuminotecnica degli ambienti, a eccezione dei puntamenti e dei passaggi dei collegamenti dei terminali interni ai box espositivi che dovranno essere eseguiti dopo l’allestimento delle opere; è stata completata e già messa in opera la pannellistica verticale della terza sala e sono stati prodotti i supporti espositivi della prima e seconda sala, trasferiti presso il Palazzo Pubblico e allestiti dal 26 settembre. Sono stati completati gli interventi di manutenzione e restauro degli affreschi strappati e delle sinopie provenienti dalla Cappella di Piazza per il riallestimento della seconda sala. Sono in fase avanzata sia i restauri dei dipinti su tavola che il risanamento del supporto ligneo di un’opera su tavola, con problematiche di decoesione, per il riallestimento della prima sala, e sono in fase di avvio gli interventi di revisione conservativa delle opere che saranno allestite nella terza sala”.

“La conclusione dei lavori e l’apertura al pubblico degli ambienti della Quadreria del Museo Civico – ha sottolineato il Sindaco Fabio – sono previsti entro il prossimo 31 dicembre 2024”.

La seconda parte dell’interrogazione presentata dalla consigliera del gruppo Partito Democratico, Gabriella Piccinni, riguarda gli affreschi del Buon Governo e la relativa possibile nomina di un comitato scientifico. Il Sindaco Fabio ha voluto ripercorrere le varie tappe del cantiere inaugurato due anni e mezzo fa e nel frattempo riaperto alle visite: “Al termine delle analisi diagnostiche, condotte congiuntamente dal dipartimento di Scienze fisiche della Terra (Unità di ricerca Conservazione dei Beni Culturali e Archeometria) dell’Università di Siena e dall’Ifac-Cnr, è stato appurato come sulla superficie pittorica si evidenzino diffusi fenomeni di degrado causati dalla presenza di sali solubili, ossalati e saponificazione delle sostanze organiche risultanti dall’alterazione dei fissativi utilizzati nei passati restauri. L’emergere di tali problematiche ha orientato l’amministrazione, di concerto con l’ente di tutela, a intraprendere un restauro dell’intero ciclo dipinto. La Soprintendenza aveva preventivamente richiesto un consulto all’Istituto Centrale per il Restauro di Roma, come comunicato all’amministrazione nell’agosto del 2023. E’ stata concordata tra l’amministrazione, la Soprintendenza e lo stesso Icr l’istituzione di un ‘cantiere pilota’ consistente nella selezione di un’area campione per ciascuna parete su cui eseguire tutte le fasi dell’intervento di restauro”.

“L’istituzione del cantiere pilota – ha evidenziato il Sindaco Fabio – segna di fatto l’inizio della fase operativa del restauro, le cui tempistiche, stimate in circa due anni, saranno meglio precisate e valutabili dopo la redazione e validazione del progetto esecutivo di restauro con relativo capitolato d’appalto. Nelle aree selezionate, a partire dalla parete con gli effetti del Buon Governo, nel mese di giugno 2024 sono state effettuate prove di pulitura preliminari eseguite con carta giapponese e acqua bidistillata, con successiva rimozione dei depositi solubili. Lo scorso 10 ottobre 2024 è stato trasmesso all’Amministrazione il progetto scientifico relativo ai test di pulitura laser, che è stato trasmesso alla competente Soprintendenza ai fini di acquisire la necessaria autorizzazione per poter procedere. Con l’obiettivo di non precludere la visione al pubblico del celeberrimo ciclo affrescato per un lasso di tempo prolungato, ci siamo adoperati per istituire una speciale modalità di visita con la formula del ‘cantiere aperto’ che, grazie a un protocollo sottoscritto con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, consentirà per l’intera durata dei lavori la coesistenza delle operazioni di restauro con l’accesso del pubblico, secondo le prescrizioni di sicurezza normate all’interno del sopracitato protocollo”.

Sulla possibilità di istituire un comitato scientifico addetto, il Sindaco Fabio ha precisato: “Nella prospettiva di una progettazione e di uno sviluppo condiviso e trasversale dell’intervento, e ai fini della più ampia garanzia del suo vaglio tecnico e scientico, l’amministrazione sta valutando la sostituzione del gruppo di lavoro attualmente nominato con un nuovo e più strutturato gruppo di lavoro all’interno del quale far confluire figure professionali con un più ampio spettro di competenze, utilizzando come linee guida le prescrizioni in materia dettate dal Codice degli appalti e dal Codice dei beni culturali. Oltre al personale comunale già coinvolto all’interno dei due progetti, l’amministrazione ritiene opportuno coinvolgere all’interno della commissione scientifica e consultiva, prevista nel costituendo gruppo di lavoro relativo al Cantiere del Buon Governo, istituzioni di eccellenza tecnica e scientifica sia senesi che nazionali. Col fine di dotare il Museo Civico di un referente con apposite specificità e competenze, ad aprile 2024 è sta nominata in qualità di responsabile scientifico del Museo la dottoressa Michelina Simona Eremita, storico dell’arte e funzionario culturale di questa amministrazione”.

A seguito della risposta del Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, la consigliera del gruppo Partito Democratico, Gabiella Piccinni, si è ritenuta parzialmente soddisfatta: “Prendo atto del fatto che la sistemazione della Quadreria è in fase di avvio, mi permetto di segnalare, in questo caso, che oltre a sistemare la Quadreria c’è da restituire un percorso narrativo al Museo Civico, perché uno dei grandi problemi dei beni culturali è che non sempre sappiamo raccontare il nostro meraviglioso patrimonio. Noi abbiamo il dovere della restituzione, di raccontare questa città e questa ricchezza anche nell’ottica di un turismo consapevole. In merito al Buon Governo, nodo che tanto ci sta a cuore per il peso oggettivo di quest’opera imponente, noi usciamo da un lungo periodo di incuria. Mi preoccupano questi due anni necessari per il restauro, con i quali si raggiungono in totale quattro anni di chiusura della sala; si possono effettuare visite guidate, certo, ma non è la stessa esperienza. Il messaggio che passa è quello di un’opera invisitabile e senza racconto, prevale l’aspetto tecnico ma la comunicazione del contenuto sfugge, anche perché il ciclo è stato creato per essere osservato da terra e non da quell’altezza e da vicino. Ribadisco che due anni sono un tempo fortemente preoccupante. Coinvolgere le competenze e le sensibilità nel restauro è importante, perché non si tratta solo di un’operazione sulla ‘materia’. Mi riservo di raccogliere maggiori informazioni sul progetto del ‘cantiere pilota’, sul quale potremo tornare in un secondo momento”.



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