Il progetto tra gli altri sette Comuni intende promuovere lo sviluppo e la promozione dell’area. Il borgo senese si è sfilato un anno fa contestando modi e tempi dell’accordo
Si è riunito ufficialmente ieri per la prima volta in assemblea, subito dopo la firma dell’accordo, il nuovo Distretto Rurale del Chianti, formalizzato alla fine di un lungo lavoro iniziato dopo i festeggiamenti per i 300 anni del Chianti Classico. Il Distretto ha come obiettivo la sinergia fra istituzioni e soggetti economici e sociali per valorizzare e sviluppare il territorio del Chianti, e riunisce i Comuni di Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti, Radda in Chianti, Tavarnelle Val di Pesa, San Casciano Val di Pesa, il Consorzio Vino Chianti Classico, il Consorzio Olio Dop Chianti Classico e la Fondazione per la tutela del Territorio del Chianti Classico.
Un progetto, ha spiegato il sindaco di Castellina Marcello Bonechi, che rappresenta “un punto di riferimento dove convergeranno energie e risorse per sostenere politiche di sviluppo locale, facendo sistema e valorizzando le nostre eccellenze con interventi uniti e condivisi su salvaguardia ambientale, consumi, prodotti e territorio e confronto con le rappresentanze economiche e imprenditoriali. Il Distretto Rurale del Chianti, da ieri identifica in modo inequivocabile un territorio e una comunità con la sua storia, la sua cultura e la sua economia”.
Era annunciato, ma fra i Comuni firmatari, è assente piuttosto clamorosamente Gaiole, che già un anno fa decise all’unanimità in Consiglio comunale di non sottoscrivere gli accordi in aperta contestazione con i modi e tempi adottati, pur essendo stata tra i promotori di altre iniziative volte alla concertazione di politiche territoriali, come il Bio Distretto del Chianti. Dietro la scelta strategica, una diversa visione d’insieme che strizza maggiormente l’occhio alla fusione dei Comuni del Chianti storico senese, battaglia in piedi da anni. “Una scelta fuori luogo e dannosa per il territorio” fu il commento degli altri sindaci allo sfilarsi di Gaiole dal Distretto Rurale. Il Comune fu accusato anche di distacco e disinteresse da ogni tipo di confronto sul tema.