Nasce la lista “Uniti per Poggibonsi” che mette insieme Italia Viva di Matteo Renzi, Partito Socialista Italiano e +Europa di Emma Bonino. Una lista di centro-sinistra che rappresenta la forza moderata, riformista, cattolica della coalizione a sostegno della candidata Sindaca Susanna Cenni.
“A Poggibonsi c’è bisogno di un cambio di passo – indicano da Uniti per Poggibonsi – Con la nostra lista gli elettori di centro-sinistra possono dare inizio ad una nuova fase per Poggibonsi senza cambiare schieramento. La nostra presenza nella prossima Amministrazione Comunale avrà questo obiettivo: continua attenzione ai bisogni e alle aspirazioni di ogni singolo cittadino, massima trasparenza, costante disponibilità all’incontro e al confronto con tutti. Poggibonsi non deve più sentirsi abbandonata, sola, trascurata”. “Davanti ad una destra sempre più estrema, che rifiuta i valori dell’antifascismo su cui è nata la nostra Costituzione, che propone classi separate per diversamente abili, che dopo la Pandemia del Covid-19 distrugge la sanità pubblica e la scuola, c’è bisogno di unire tutte le forze di centro-sinistra. Altre scelte rappresentano un favore alla destra”.
“Immaginiamo Poggibonsi nei prossimi 5 anni – affermano da Uniti per Poggibonsi – come una città del lavoro, dove il Comune sta a fianco delle imprese manifatturiere e artigianali con semplicità, eliminando l’attuale eccesso di burocrazia; una città competitiva fatta di infrastrutture moderne e veloci, servizi innovativi, capacità di dare spazio e valore all’agricoltura, al commercio e al turismo; una città della salute che investe nella sanità pubblica, si impegna per ridurre le liste di attesa e dare l’opportunità ai tanti competenti professionisti della nostra sanità di lavorare con dignità; una città dello sport che investe in nuova impiantistica sportiva e nella ristrutturazione degli attuali impianti a disposizione delle società sportive; una città solidale, che non lascia indietro nessuno e si prende cura dei più fragili, dando una accessibile prospettiva di vita a chi non è più autosufficiente al di là della propria condizione economica; una città della scuola, che da valore agli insegnanti e mette la scuola al centro di un continuo scambio di relazioni con le famiglie per la crescita dei nostri bambini e ragazzi; una città dei giovani che crea nuove possibilità di aggregazione e di attività dei giovani, dando loro più opportunità per vivere spazi e tempi prima che questi possano essere “bruciati” dalla apatia e dalla disgregazione”.