Natale a Siena, allestito il Presepe di Arnolfo di Cambio

Sarà visitabile fino al 9 gennaio nella Cappella dei Signori del Museo Civico. Nella Cappella di Piazza è invece presente un'installazione che rimanda al presepe esposto in museo

Di Redazione | 18 Dicembre 2024 alle 17:30

Natale a Siena, allestito il Presepe di Arnolfo di Cambio

E’ stato allestito, all’interno del cartellone del Comune di Siena “Segui la festa”, il presepe natalizio: si tratta della copia del presepe di Arnolfo di Cambio di proprietà del Comune di Colle val d’Elsa, che sarà visitabile fino al 9 gennaio nella Cappella dei Signori del Museo Civico.

Nella Cappella di Piazza è invece presente un’installazione che rimanda al presepe esposto in museo.

La Cappella dei Signori del Museo Civico di Siena accoglie dunque l’unica riproduzione in gesso esistente della Natività di Arnolfo di Cambio (Colle di Val d’Elsa 1240/45 circa – Firenze 1302/10 circa), primo esempio in scultura del Presepe. Le festività natalizie 2024 consentono di rendere omaggio, nella splendida cappella arricchita dagli affreschi dedicati alla storia di Maria, alla Natività e al grande scultore delle terre senesi mostrando come la sua mano sensibile abbia saputo narrare, con estrema sintesi, il miracolo della nascita e l’omaggio dei Magi al Bambino, sotto gli occhi benevoli del dipinto del Sodoma. L’allestimento è stato curato dall’architetto Alessandro Bagnoli.

Pochi decenni dopo la rappresentazione del presepe vivente a Greccio (1223), Niccolò IV, primo papa francescano, commissionò ad Arnolfo di Cambio un presepe per la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma (1291), che da subito assunse un valore spirituale e artistico di primaria importanza. L’opera, infatti, fu realizzata per l’Oratorio del Presepe, una riproduzione fedele della grotta in cui nacque Gesù, realizzata con pietre provenienti dalla Terra Santa. Fin dal 644 al suo interno erano conservate importanti reliquie legate alla Natività: cinque asticelle in legno d’acero della mangiatoia (praesepium) che accolse il Bambino e le bende che lo avvolsero alla nascita. Così forte era la devozione verso queste testimonianze del mistero dell’Incarnazione che da allora la basilica prese il nome di Sancta Maria ad Praesepium. L’artista colligiano realizzò un’opera vibrante, composta da diverse statue ricavate da candidi blocchi di marmo di Carrara. La disposizione originaria non è chiara, perché alla fine del XVI secolo la composizione fu smontata e traslata in un angusto “nicchio quadro” costruito dietro l’altare dell’oratorio che, in occasione della ristrutturazione voluta da papa Sisto V, venne trasferito nella cripta della nuova Cappella del Santissimo Sacramento (1585). Tuttavia, è possibile provare a ricostruire la sequenza grazie al criterio di visibilità: ad eccezione della Vergine con il Bambino, ogni blocco mostra parti non finite, evidenziando quindi il corretto angolo di visuale.

Il gruppo statuario si compone di San Giuseppe, in piedi, curvo sul bastone e con una folta barba, delle teste di un bue e di un asino, che sovrastano una piccola mangiatoia, e dei Magi: uno, solitario, inginocchiato in adorazione, con barba e capelli lunghi che ricadono su una tunica sacerdotale riccamente decorata; gli altri due, stanti e in conversazione, recano in mano i doni. La critica è concorde nel riconoscere nella Madonna con il Bambino un’elaborazione tardo-cinquecentesca. Non sappiamo come fosse rappresentata la figura originaria della Vergine, anche se molti studiosi, sulla base di altre opere arnolfiane, come la Madonna della Natività, collocata fino al 1588 sull’antica facciata di Santa Maria del Fiore a Firenze, ipotizzano che potesse essere raffigurata sdraiata come una puerpera.
Il candore del marmo bianco era impreziosito dalla policromia, solo in parte conservata.
Nel 2006, a seguito dello spostamento e del restauro dell’opera, il Comune di Colle di Val d’Elsa, a conclusione delle celebrazioni arnolfiane, decise di realizzare dei calchi in gesso per onorare la città natale di Arnolfo con un segno tangibile della sua arte. Dal 2019 il calco del Presepe di Arnolfo è esposto nel Complesso San Pietro, il museo della città che accoglie le maggiori testimonianze della storia e dell’arte di Colle di Val d’Elsa e della Diocesi. L’esposizione senese nasce dalla volontà di porre l’accento su questo admirabile signum, la Natività, nel momento in cui si apre l’anno giubilare, in un ideale percorso tra arte e fede che, proprio dalla notte di Natale, parte da Roma e arriva nelle terre d’Arnolfo: a Colle di Val d’Elsa, dove è nato, e a Siena, la città che lo ha ammirato come collaboratore di Nicola Pisano nella Cattedrale.

Il programma completo di “Segui la festa”, il Natale a Siena, è consultabile sul sito Siena Comunica (www.sienacomunica.it), sul portale del Comune di Siena (www.comune.siena.it), sui social del Comune di Siena (Instagram @Comunedisienaofficial, Facebook Comune di Siena). Per rimanere aggiornati in tempo reale sulle notizie del Comune di Siena è possibile collegarsi al canale Whatsapp dell’amministrazione, al link https://whatsapp.com/channel/0029VavhmgRKbYML2sHYt60J.



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