Negli ospedali Asl consentito l’accesso agli accompagnatori delle neo madri

Nelle strutture della Asl Toscana sud est gli accompagnatori potranno avere accesso per tutto il periodo della degenza

Di Redazione | 26 Febbraio 2021 alle 13:08

Negli ospedali Asl consentito l’accesso agli accompagnatori delle neo madri

Una novità importante per il pianeta gravidanza: adottando con effetto immediato le indicazioni dell’Istituto superiore di sanità, l’Asl Toscana Sud Est garantirà in tutte le sue strutture l’accesso agli accompagnatori delle neo mamme non solo nella fase del travaglio e nascita, ma anche nel periodo del puerperio, cioè per tutta la durata della permanenza in ospedale di madre e figlio appena nato. Una disposizione che ovviamente mantiene intatte tutte le precauzioni anti Covid, già previste per essere presenti alla fase del travaglio: accesso dell’accompagnatore in ospedale solo dopo l’esito negativo del tampone e in assenza di sintomatologie sospette, utilizzo costante dei dispositivi di protezione individuale.

La decisione è frutto dell’applicazione di una indicazione contenuta nel rapporto “Indicazioni ad interim per gravidanza, parto, allattamento e cura dei piccolissimi di 0-2 anni in risposta all’emergenza Covid-19” dell’Istituto superiore di sanità.

“Con la direzione aziendale abbiamo ritenuto di dare immediata attuazione a queste disposizioni – afferma Flavio Civitelli, direttore del dipartimento Materno infantile dell’Asl Toscana Sud Est – nell’ottica di garantire il più ampio rispetto dei diritti genitoriali, pur sempre garantendo il rispetto di ogni misura di sicurezza. In questo modo la neo madre potrà avere al proprio fianco un accompagnatore nel periodo di permanenza in ospedale”.

Nel protocollo aziendale è prevista l’autorizzazione per una sola persona per nucleo familiare per il periodo del travaglio e della degenza. Eventuali avvicendamenti potranno verificarsi solo se la persona indicata in un primo momento dovesse rientrare nelle casistiche non ammesse, come tampone positivo, sintomi, contatti a rischio, disposizione di quarantena.

“Questo passaggio – aggiunge Civitelli – va nella direzione di poter migliorare l’esperienza della nascita, l’indicazione dell’Istituto superiore di sanità è pienamente condivisibile e come Asl Toscana Sud Est abbiamo deciso di attuarla subito velocizzando i tempi di revisione dei protocolli. Siamo convinti della bontà dell’iniziativa, che dovrà sempre andare di pari passo con il rispetto delle misure di sicurezza anti Covid”.

Massimo Forti, direttore della Rete ospedaliera dell’Asl Toscana Sud Est, aggiunge: “L’attenzione al percorso nascita in questi mesi nelle nostre strutture è sempre stato elevato, nei limiti di quanto possibile, ora ben venga una regolamentazione che ci consente di facilitare l’ingresso degli accompagnatori delle puerpere. Garantiremo un accesso che eviti presenze in contemporanea di più familiari nella stessa stanza e, ovviamente, continuerà a essere osservato il rispetto di tutte le misure di sicurezza, dall’accesso all’ospedale alla permanenza in corsia”.



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