Neonati e prematuri, Siena capofila nello studio per la validazione di una scala infermieristica

Lo studio, che in Toscana vede coinvolte anche l’Aou Careggi e il Meyer di Firenze, si pone l’obiettivo di validare una scala infermieristica per la valutazione dei rischi da pressione, specifica per questa particolare tipologia di pazienti

Di Redazione | 12 Aprile 2021 alle 10:38

Neonati e prematuri, Siena capofila nello studio per la validazione di una scala infermieristica

È partito a Siena, all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, uno studio osservazionale multicentrico che vede l’ospedale Santa Maria alle Scotte capofila per la creazione e la validazione di una scala infermieristica da applicare sul neonato e sul prematuro. Lo studio, che in Toscana vede coinvolte anche l’Aou Careggi e il Meyer di Firenze, si pone l’obiettivo di validare una scala infermieristica per la valutazione dei rischi da pressione, specifica per questa particolare tipologia di pazienti.

“Le scale di valutazione infermieristica sono strumenti scientificamente validati, utili per effettuare una misurazione precisa dell’oggetto di valutazione. La loro utilità si esprime nella conseguente individuazione di obiettivi e nella pianificazione di interventi utili al raggiungimento degli stessi – spiega la dottoressa Alessandra Mugnaini, coordinatore infermieristico della UOC Igiene ed Epidemiologia dell’Aou Senese, che ha coordinato la ricerca -. Obiettivo dello studio multicentrico è trovare uno strumento appropriato da condividere in tutta la Regione Toscana, non essendoci oggi scale infermieristiche appositamente studiate per il neonato ma solo quelle pediatriche riadattate”.

Principal investigator è la dottoressa Elisa Neri, coordinatore infermieristico della UOC Terapia Intensiva Neonatale: “Insieme ad altri colleghi, di Siena e di Firenze, abbiamo già effettuato un periodo di mobilità a Stoccolma, in Svezia, ed oggi siamo partiti con l’osservazione nei nostri centri per arrivare alla predisposizione di strategie condivise che ci permettano una sempre più efficace presa in carico dei nostri piccoli pazienti”.



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