Niente accorpamento nella scuola di San Gimignano. Per il 2° anno sospeso il taglio di 14 istituti in Toscana

Non ci sarà nessun accorpamento scolastico in Toscana. Almeno per i prossimi dodici mesi

Di Simona Sassetti | 23 Gennaio 2025 alle 15:00

L’istituto comprensivo Folgore di San Gimignano è salvo per un altro anno. Non ci sarà nessun accorpamento scolastico in Toscana, almeno per i prossimi dodici mesi. Dopo aver annunciato ricorso al Tar e aver sospeso il taglio di 14 autonomie nell’anno scolastico 2025-2026, la Regione Toscana ha vinto anche per quest’anno la battaglia sul dimensionamento, sfruttando la possibilità concessa da un decreto-legge ad hoc pubblicato nei giorni scorsi. A settembre quindi le istituzioni scolastiche autonome in Toscana saranno ancora 466 e non 452 come avrebbe voluto inizialmente il governo.  L’istituto di San Gimignano si sarebbe dovuto accorpare con l’Istituto comprensivo Poggibonsi n. 2, ma resterà autonomo grazie al recente decreto-legge datato 16 gennaio che ha modificato la disciplina sulla riorganizzazione del sistema scolastico, dando fra l’altro alle Regioni la possibilità di attivare, per il solo anno scolastico 2025/2026, un ulteriore numero di autonomie scolastiche “in misura non superiore al 2,99 per cento del contingente dei posti di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi, definito, per ciascuna regione per il medesimo anno scolastico 2025/2026″. La notizia sul mantenimento delle autonomie scolastiche salvate è stata accolta con piacere dai sindacati.  Per la segretaria generale di Flc Cgil Siena Anna Cassanelli non è ancora, però, il momento dei ringraziamenti. “Io non ho intenzione di ringraziare il Governo, né tantomeno il ministro Valditara – afferma –  perché so benissimo che non c’è alcuna volontà di tornare indietro rispetto al dimensionamento della rete scolastica. Se questo decreto è arrivato è perché fondamentalmente questi accorpamenti non piacciono proprio a nessuno. Non solo alle Regioni governate dal modello dei partiti di opposizione, ma anche alle Regioni governate dai partiti che attualmente siedono nella maggioranza. Non c’è una realtà in Italia in cui ci si possa permettere di dimensionare la rete scolastica che al contrario dovrebbe essere ampliata. Al momento non ci saranno accorpamenti ma resta l’incertezza per il 2026 –  27.  Per questo offriremo tutta la collaborazione possibile per scongiurare un’operazione che non piace proprio a nessuno. Avvieremo anche un confronto  con la Provincia e con la Regione per capire come possiamo intervenire”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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